Split: la recensione di tatins
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Split: la recensione di tatins

Split: la recensione di tatins

L’ultimo e atteso film di Shyamalan non delude le aspettative …il thriller psicologico e quasi soprannaturale ci riporta al regista che ha spopolato con il capolavoro assoluto che lo ha reso celebre , il sesto senso, anche se le atmosfere sono un po’ cambiate. Ci troviamo di fronte ad un film inquietante , claustrofobico per le ambientazioni e l’atmosfera che si snoda seguendo tre vie che viaggiano parallele ma che alla fine si intrecciano e si risolvono nell’unico modo a mio avviso possibile senza trascendere nel banale o nell’ovvio anche se forse il finale è un po’ affrettato: una via del protagonista che già dall’inizio del film mostra le sue molteplici personalità per il disturbo dissociativo di cui soffre, la seconda via è il rapimento di tre adolescenti e i loro tentativi di fuga, la terza , più drammatica se vogliamo , è la storia vissuta come in un flashback di una delle vittime che alla fine sfocia in una vera e propria catarsi . Film assolutamente geniale girato con maestria e un James McAvoy superlativo nell’affrontare un ruolo così impegnativo e difficile ma a lui ben congeniale . Non è possibile svelare altro della trama essendo un thriller psicologico di Shyamalan ma è giusto invece gustare il film e apprezzare la grande bravura di McAvoy che si destreggia tra 23 personalità diverse assolutamente credibili !attore sicuramente molto interessante e già molto bravo anche in altre tipologie di film che ben conosciamo. Assolutamente da non perdere !

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