Sucker punch è un film più profondo di quel che sembri. La maggior parte della critica internazionale lo stronca sotto ogni aspetto, dalla recitazione alla regia, ma la verità è che in questo film viene fuori tutto il talento di Zack Snyder.
Nella pelliccola il tema di fondo è il concetto della vita come un immenso campo di battaglia, nel quale ogni uomo deve adattarsi e combattere con tutto ciò che ha per essere libero. La profondità nascosta dietro a straordinarie e ben studiate scene d’azione è impressionante. Un viaggio onirico e dark nella mente di Snyder. Così lo definirei.
Come Nei precedenti Watchmen e 300 il regista apre il suo film (suo in tutto e per tutto, visto che lo ha scritto, diretto e prodotto) con un’introduzione semplicemente stupenda, dove la canzone SWEET DREAMS(are made of this), resa ancora più cupa di quello che è, accompagna la protagonista Baby Doll nel viaggio verso il manicomio. Qui la protagonista incontra altre “pazienti” con le quali decide di fuggire. Come? Creando un diversivo, ed è qui che il film diventa un sensazionale mix di azione e sensualità, attraverso il quale il visionario Zack racconta la fuga delle ragazze.
Un succedersi di visioni del mondo post-apocalittiche in cui zombies nazisti, robots, mostruosi giganti samurai e draghi sputafuoco separano le sexy (davvero sexy!) protagoniste dagli oggetti che gli occorrono per attuare il piano di fuga. Il tutto accompagnato da una colonna sonora che merita di essere lodata.
L’ego del regista si fa sentire..e meno male! Se Snyder non fosse stato così dannatamente orgoglioso del suo operato e si fosse abbassato rigorosamente alle dure leggi del mercato, non sarebbe venuto fuori un mix così riuscito di azione e, perchè no, profondità recondita. Un film assolutamente da vedere. Non un capolavoro, ma dannatamente bello nella sua stranezza.
Voto: 8/10
Luca91
© RIPRODUZIONE RISERVATA