Pellicola indipendente realizzata nel 2008, Sulla strada di casa arriva finalmente nelle sale grazie a Iris Film. Il cast è di tutto rispetto: Vinicio Marchioni è Alberto, un piccolo imprenditore ligure che le difficoltà economiche spingono a diventare un corriere al servizio della malavita; mentre Donatella Finocchiaro è sua moglie, donna fragile e depressa, all’oscuro della doppia attività del marito. Le cose cambiano quando lei e i suoi due bambini vengono presi in ostaggio da un gruppo armato piombato in casa per reclamare il carico illecito che Alberto sta andando a ritirare. Complica ulteriormente questo delicato viaggio la presenza di un altro corriere, Sergio (interpretato da Daniele Liotti), un uomo disperato perché lasciato dalla compagna (Claudia Pandolfi) e con un figlio a carico.
Road movie che scivola nel noir, il film indaga la paura legata al senso di responsabilità, peccando un po’ d’ingenuità nello script ma regalando al contempo interpretazioni convincenti e intense. Dirige bene l’esordiente Corapi, che sceglie la strada di una regia asciutta ma mai scarna. Vincitore di diversi riconoscimenti – tra cui il Premio Speciale della Giuria e il premio Miglior Interpretazione Maschile a Vinicio Marchioni al Festival di Annecy 2011, e il Premio Fondazione Antonveneta per la Migliore Opera Prima al Festival Maremetraggio 2011 – Sulla strada di casa è la prova che in Italia si può tornare a girare con buoni risultati un robusto cinema di genere senza scadere in situazioni kitsch né in racconti improbabili o eccessivamente intimisti. Qui le storie di due uomini, speculari fra loro, servono a raccontare la difficoltà di andare avanti oggi facendo fronte a necessità economiche e impegni emotivi. Il tutto attraverso il racconto di “una guerra tra poveri” che prima è psicologica e poi diventa man mano sempre più fisica e tangibile, trasformandosi in un vortice in cui lo spettatore non può che farsi trascinare.
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Mi piace
La scelta di un cinema di genere solido e che non scade nel consueto minimalismo “intimista” all’italiana.
Non mi piace
Qualche ingenuità di troppo nello script.
Consigliato a chi
Vuole scoprire un cinema italiano indipendente coraggioso e originale.
Voto: 3/5
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