Supereroi: la recensione di Mauro Lanari
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Supereroi: la recensione di Mauro Lanari

Supereroi: la recensione di Mauro Lanari

Qualcosa di st’epoca che non sia egoriferito? I 40enni non son’un target d’eccezion’e quindi hanno la propria categoria di film in cui specchiarsi: ritratti, affreschi, fenomenologie di sé stessi in un neorealismo inedito, generazionalmente narcisistico. I mucciniani prediligono l’emozionale, i virzian’il socioculturale, i fan di quest’ultima sgobbata di Genovese il flusso di coscienza intellettualoide. Atroce la conclusione da infima fiction tv: esorcizzare la morte con una nascita. Registi con uno stil’e privi d’una poetica, ergo autori mancati. È un prodotto Amazon: s’applich’il diritto di recesso.

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