Tartarughe Ninja - Fuori dall'ombra: la recensione di Donato Prencipe
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Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra: la recensione di Donato Prencipe

Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra: la recensione di Donato Prencipe

Kawabonga! Il grido di battaglia delle quattro tartarughe più famose al mondo, esce dall’ombra, in questo secondo capitolo prodotto da Michael Bay. I quattro fratelli mutanti, campioni di arti marziali come qualsiasi ninja che si rispetti, usano tutti i mezzi a loro disposizione per difendere New York e la Terra da ogni tipo di minaccia. L’insidia è rappresentata, oltre al solito noto Shredder (Brian Tee), evaso di prigione per mezzo di un teletrasporto inventato dallo scienziato Baxter Stockman (Tyler Perry), da Krang, un cervello parlante di dimensioni abnormi situato nella pancia di un grosso robot. Il mostruoso Krang istruisce Shredder del suo piano malvagio e gli ordina di recuperare i pezzi perduti della sua macchina da guerra, il Technodrome, così da poter aprire un passaggio temporale e distruggere la terra. A differenza del primo film, figurano nuovi personaggi come i due mutanti Bebop e Rocksteady e il poliziotto, aspirante detective, Casey Jones (Stephen Amell), che tenta di farsi giustizia da solo armato di maschera e mazza da hockey, affiancato dalla giornalista April O’Neil (Megan Fox), già presente nel primo film. Leonardo, Donatello, Raffaello e Michelangelo sfideranno il clan del Piede, ancora una volta, in una battaglia più ostile che mai e metteranno a dura prova la loro unione e la bizzarra identità quando si imbatteranno nella possibilità di cambiare aspetto, da tartarughe ad esseri umani, grazie ad un mutageno. L’adattamento cinematografico si avvicina molto al cartone animato celebre negli anni ’90, arricchito dai tanti effetti speciali e da coloriti personaggi, che ne fanno una cornice oltre che fantascientifica anche piuttosto divertente. Un tuffo nel passato per chi era bambino in quegli anni e una bella commedia per tutti coloro che amano film conditi da gesta eroiche, in questo caso compiute da tartarughe dai nomi rinascimentali e nemici tutt’altro che ordinari. Buona visione!

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