Non ci sono dubbi: la scelta più azzeccata di tutto il film concerne proprio gli attori… primo fra tutti, il mitico cagnolino! La sua presenza nel film risulta come l’amplificazione di una concinnitas costruita nei minimi dettagli.
Ne scaturisce un eleganza ed un armonia non facile da cogliere nel cinema contemporaneo. E alla frase del regista “Non è un finto film degli anni ’20, è un film contemporaneo. Noi ricordiamo tutti questi film, i classici di hollywood, quindi volevo rispettarli.” non posso che pensare di essere totalmente d’accordo; perchè sebbene il film si cali in una ricostruzione d’altri tempi, comunque mantiene quell’alone di moderno che non lo fa apparire come banale imitazione o semplice ricostruzione, ma gli rende il merito di una più ponderata analisi di quei tempi, di quel gusto, filtrati e riproposti (rimaneggiati- non solamente ripresentati) attraverso gli occhi contemporanei di quello che potremmo forse definire un romantico nostalgico.