Non sono mai stata una grande appassionata della Marvel, quindi non posso dire di aver aspettato tantissimo per vedere The Avengers né di avere queste grandi aspettative perché dei fumetti non sapevo praticamente nulla e i Vendicatori li avevo sentiti nominare sì e no due volte nella vita.
E’ stata una pura coincidenza che l’anno scorso mi ritrovassi con il DVD di Iron Man in casa e decidessi di vederlo per passare il tempo: inutile dire che il film mi è piaciuto un sacco, ma la cosa che ha destato la mia curiosità è stata sicuramente la famosa scena dopo i titoli di coda.
E’ stato per quella scena se ho trascinato due miei amici a vedere The Avengers con me. Eravamo un trio assurdo, che non sapeva assolutamente nulla né dell’universo Marvel né di tutto ciò che era stato costruito per arrivare a quel film, ma l’abbiamo amato.
Non mi soffermo troppo nel dire che siamo usciti dalla sala felici come dei bambini a cui hanno appena regalato dei giocattoli nuovi oppure che abbiamo passato tutta la serata a ripetere le battute del film; così come evito di raccontare dettagliatamente come la visione di questo film mi ha portato sia a vedere tutti i film che l’hanno preceduto che ad acquistare qualche fumetto Marvel; piuttosto voglio parlare di quanto questo film sia, a mio parere, uno dei migliori di sempre. E a quanto pare gli incassi e i record che ha raggiunto non mi danno molto torto.
Proprio per questa mia ignoranza in tema ho aspettato per molto prima di parlare di questo film, prima di cimentarmi in una recensione ho preferito farmi un bagaglio culturale almeno sul Marvel Cinematic Universe.
La trama, con il dio Asgardiano Loki che vuole distruggere la Terra per vendicarsi del fratello dal quale è stato messo in ombra per tutta la vita e un Nick Fury che per fermarlo decide di mettere insieme una squadra di “eccentrici” che siano in grado di fermarlo, a prima vista non sembra questa gran cosa; tuttavia viene articolata benissimo nelle due ore e quindici minuti di film (detta così può sembrare pesante, ma vi assicuro che non lo è affatto) e alterna magnificamente momenti che fanno cadere dalla poltrona dalle risate a scene di pura azione dense di effetti speciali (e si nota che qui ha messo mano l’Industrial Light&Magic di George Lucas, visto che sono impeccabili e talmente realistici da far quasi credere che l’indomani una cosa del genere potresti viverla in prima persona) e scene che portano sull’orlo del pianto almeno i più sensibili.
Innanzitutto è stata fatta un’ottima scelta per la regia. Probabilmente nessuno sarebbe riuscito a fare meglio di Joss Whedon (Buffy l’ammazzavampiri e Firefly) in un film tanto impegnativo, in cui vi sono ben sei protagonisti e nessuno è più importante dell’altro. In questo caso, scegliere un nerd cresciuto con i fumetti Marvel per amalgamare il tutto è stato un colpo di genio. Perché si nota che chi ci ha lavorato è appassionato quanto lo spettatore che attende il film da quando ha visto al cinema Nick Fury che dice a Tony Stark che lui “è parte di un grande universo, ma ancora non lo sa”.
Eccezionale poi il cast, che vede degli attori bravissimi che sono riusciti a rendere benissimo i loro personaggi. Tony Stark/Iron Man e Robert Downey Jr., inutile dirlo, è quasi come se fossero la stessa persona ormai; Mark Ruffalo come Bruce Banner/Hulk è stato decisamente migliore e più credibile dei suoi predecessori Eric Bana e Edward Norton; Tom Hiddleston ha reso perfettamente sul grande schermo il Dio degli Inganni Loki rendendolo per alcuni versi un po’ “Shakespeariano” (e la battuta di Stark improvvisamente non sembra per nulla campata in aria); Chris Evans riesce ad impersonare benissimo il soldato Captain America donandogli per gran parte del film quell’espressione un po’ afflitta di chi si sente fuori posto ma facendolo brillare particolarmente in battaglia nonostante messo a confronto con i fulmini di Thor, con la tecnologia di Iron Man o la forza bruta di Hulk sia un semplice umano; Chris Hemsworth già solo con la sua imponenza trasmette l’aria divina del suo personaggio; Jeremy Renner e Scarlett Johansson sono stati molto convincenti nelle loro parti (rispettivamente Hawkeye e Black Widow); Samuel L. Jackson una guida carismatica e misteriosa proprio come dovrebbe essere Nick Fury, la spia della quale persino i segreti hanno segreti. Ottima performance anche per Cobie Smulders nel ruolo della “spalla” del capo Maria Hill e Clark Gregg che invece ne interpretava “l’unico occhio buono”, l’agente (leggi: fan di Captain America) Phil Coulson.
Degne di nota le battute, con frasi che probabilmente chi ha visto il film ricorderà anche a distanza di anni, come le ormai famosissime scene del “genio, miliardario, playboy, filantropo” e quella del “dio gracile” oppure le eccezionali prese in giro di Tony Stark (che cerca di rubare la scena per tutto il film) ai danni di tutti i personaggi, buoni e cattivi, o quei piccoli riferimenti un po’ Nerd come quelli a Galaga o Legolas (anche se quest’ultimo soprattutto dovrebbero conoscerlo un po’ tutti).
Altra cosa che ho apprezzato incredibilmente sono state le inquadrature: non semplici telecamere che mostrano lo scontro, ma vere e proprie vignette da fumetto, con scene d’azione rese in maniera sicuramente inusuale per un film “live action” ma efficacissima. Sembrava quasi di guardare un combattimento di Dragon Ball Z, tanto velocemente cambiava la prospettiva da cui venivano inquadrati i soggetti in base all’azione svolta e tanto originale era l’uso delle cineprese.
La colonna sonora poi è magnifica. Alan Silvestri ha mostrato ancora una volta di essere un grandissimo professionista e di riuscire a creare musiche semplicemente perfette per ogni contesto, da auto che ne faranno vedere delle belle una volta arrivare a 88 Mph a supereroi in difesa della Terra. E mi ha fatto piacere anche sentire Shoot to thrill come insert song e non una delle solite commercialate che inseriscono nei film di successo.
Il 3D forse era un po’ troppo scuro, ma è stato utilizzato benissimo e ha dato una profondità eccezionale a quelle inquadrature tanto particolari volute da chi ha lavorato sul film.
Se devo criticare qualcosa, forse la sceneggiatura non era perfetta, ma quelle poche imperfezioni presenti Whedon è riuscito a farle ignorare benissimo.
Insomma, viste le aspettative e i cinque anni di indizi sparsi in giro e preparazione, con questo film i risultati potevano essere due: una meraviglia o un fallimento. In Marvel hanno scelto di non considerare neanche l’esistenza della seconda opzione.
Voto: 5/5. E forse anche la lode, perché realizzare un film sui Vendicatori e farlo pure bene dev’essere stata un’impresa.
Consigliato a: Appassionati del genere supereroistico/d’azione, divoratori di opere Marvel, ragazze che cercano un film con un cast che valga la pena di guardare sotto OGNI aspetto (perché diciamocelo, hanno messo insieme dei gran bei ragazzi oltre che dei professionisti, nel selezionare i protagonisti), chiunque cerchi un film diverso dagli altri.
Sconsigliato a: Fan dei film romantico/melensi, chiunque abbia il terrore di vedere anche un solo pugno sullo schermo, gente che quando si guarda un film non vuole prendersi troppi impegni (perché vedendo questo vien voglia di vedere i cinque che l’hanno preceduto e tutti quelli che lo seguiranno).
Buona visione!
A. Skywalker