The Avengers: la recensione di Iolanda
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The Avengers: la recensione di Iolanda

The Avengers: la recensione di Iolanda

Aspettando the Avengers di Iolanda dc
In questi anni, i grandi appassionati dei fumetti della Marvel hanno dovuto fare i conti con numerose pellicole che hanno cercato di spiegare le origini dei più famosi super eroi che si distinguono tra di loro sia nel carattere, ma soprattutto lontani nel tempo e nello spazio.
Le critiche sono state tante nel corso dell’uscita dei singoli lavori. Sicuramente ricorderete le due versioni di Hulk (il primo nel 2003: Hulk di Ang Lee e il secondo intitolato L’incredibile Hulk diretta da Louis Leterrier nel 2008). Tra le due versioni, la seconda ha avuto più successo perché si è cercato di dare più spazio all’azione e all’aspetto della gestione dei nuovi poteri da parte di Bruce Banner, che in questa pellicola è interpretato da Edward Norton. Per the Avenger è stato scritturato Mark Ruffalo per interpretare Bruce Banner/Hulk .
Il vero trionfo dei personaggi Marvel arriva con Ironman che con il ruolo di Tony Stark porta alla ribalta Robert Downey J. , che negli anni precendenti all’uscita ha avuto una lunga eclissi cinematografica. Ma il talento di quest ultimo non si è perso, anzi ha sfondato lo schermo facendolo tonare al botteghino con altri lavori fruttuosi come Ironman II e Sherlock Holmes. Ironman si distingue da gli altri per suo essere una persona (quasi) normale che cerca di utilizzare la sua competenza tecnologica non più per costruire armi quanto per aiutare gli altri.
Thor è il personaggio che più affascina i più piccoli, perché non è un umano quanto un dio cacciato dal padre sulla Terra perché troppo orgoglioso di sé. Devo ammetterlo, che era difficile provare un personaggio che riuscisse a diffondere la stessa sensazione di forza che Thor aveva nei fumetti, devo dire che Chris Hemsworth con il suo metro e 92 di muscoli ha fatto impressione a noi come anche a Tony Stark.
L’ultimo arrivato, ma per età il più anziano della squadra (anche se non sembra) è Captain America. Secondo me, il più difficile da realizzare per il pubblico mondiale perché è ancora più patriottico di Ironman, ma devo dire che mi sono ricreduta e penso di non essere la sola. La fortuna di Captain America è nel aver dato allo spettatore la possibilità di dare uno sguardo al passato vedendo come tutto ha avuto origine e come tutte le storie, che ha visto fino ad allora, sono collegate tra di loro; partendo dall’Expo di Stark padre, alla fiala del Siero del Super Soldato che rimane in laboratorio dopo la nascita di Captain America usata per creare Abominio in Hulk e lo sguardo nel mondo di Odino quando il cubo torna al suo padrone.
Dobbiamo ammetterlo che pochi sono riusciti nell’impresa di mettere insieme così tante teste tra registi e attori per realizzare un opera così complessa di capitoli che stanno per vedere la conclusione con l’uscita in Italia il 25 aprile di Avengers.
Fino ad ora l’attesa è stata lunga e difficile (soprattutto ad attendere i titoli di coda per vedere le clip di anticipazione del film successivo … mentre tutti quanti in sala se ne stanno uscendo), spero soltanto che tutta questa fatica fisica e mentale sia valsa la pena e che questa pellicola raccolga il meglio di questi capitoli è che confezioni il più spettacolare film di sempre. Ai posteri ardua sentenza o almeno a dopo il 25 aprile.

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