Cronaca di una strage
Levinson si incammina in una via a lui nuova, quella del genere horror: il premio oscar per “Rain Man“ gira un finto documentario horror su un batterio che divora dall’interno gli abitanti di Claridge il 4 luglio del 2003. Il soggetto non ci è nuovo e le produzioni su virus letali che sterminano migliaia di persone sono ormai molto comuni. Ottima invece la scelta di ricostruire la storia attraverso video di diversi personaggi, che documentano le 24 ore entro le quali si svolge la vicenda. Tutte le testimonianze sono tenute insieme dall’unico personaggio che sappiamo per certo essere sopravvissuta a quel contagio, la giornalista Donna Thompson, reporter dei tragici eventi. Sentiamo anche la forte influenza dei produttori, gli stessi di una delle saghe horror più seguite al mondo, “Paranormal activity”, sopratutto per quanto riguarda la presa diretta. Non disturba nemmeno questa organizzazione frammentaria delle testimonianze, che vengono presentate continuamente in modo alternato, di modo che riusciamo a seguire parallelamente l’accaduto da più punti di vista,come se lo stessimo vivendo in diretta durante un telegiornale. Un film che oltre a terrorizzare, fa riflettere sugli abusi umani nei confronti della natura e sul suo sfruttamento che può rivelarsi, come ben sappiamo, un’arma a doppio taglio per l’umanità. Consigliato per chi ama il genere e sopratutto la costruzione in presa diretta, determinante in questo caso per la riuscita del film.
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