VOTO: Comunque l’ho riconosciuto, Johnny Depp è l’indiano
Perché..? Cosa abbiamo fatto di male per vedere un altro film con Johnny Depp in costume? Cosa abbiamo fatto di male per vedere un altro film di Johnny Depp in costume insieme a Helena Bonham Carter? Cosa abbiamo fatto di male per vedere un altro film con Johnny Depp in costume insieme a Helena Bonham Carter ambientato nel vecchio west? E venne il gatto che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò? Ci siamo liberati di Tim Burton in questo caso, ma in compenso è salito a bordo Armie Hammer. E’ possibile che ad Hollywood siano a corto di caratteristi? Parto un pelino prevenuto e senza ispirazione, ma non so se sono realmente pronto per The Lone Ranger. Il kit del piccolo critico dice che non bisogna mai giudicare prima di aver visto… cazzata.
John Reid (Armie Hammer – J.Edgar, The Social Network) è un uomo di legge educato in città e procuratore. Ritornato nel vecchio west, si ritroverà ad aiutare il fratello Dan (il duro James Badge Dale – World War Z) per catturare il temibile fuorilegge Butch Cavendish (William Fichtner – Il Cavaliere Oscuro, Prison Break). Durante una spedizione i Texas Rangers vengono colti da un’imboscata letale e John, aiutato dall’indiano Tonto (Johnny Depp – Blow, Dark Shadows) e dal cavallo Silver, sarà l’unico a tornare dal regno dei morti.
Ok adesso l’ho visto, posso sparare a zero!
Con un pizzico di Zorro e un po’ di Tex Willer, Gore Verbinski porta sul grande schermo la stessa formula di Pirati dei Caraibi (non a caso ha diretto i primi tre episodi) trasposta nella frontiera americana tra indiani, cavalleria e polvere.
The Lone Ranger, tratto da un popolare programma radiofonico del 1933 poi diventato fumetto e serie tv, racconta la nascita del cavaliere solitario, l’ultimo Texas Ranger rimasto (molti anni prima che Chuck Norris avesse il monopolio dei calci rotanti). Armie Hammer dà volto ad un supereroe mascherato d’altri tempi che in realtà di super ha ben poco, e alla fine del film, fatico a capire quali fossero le sue capacità se non un gran culo nato dall’essere educatamente fuori posto e maldestro. Non ho mai amato Armie come attore, forse perché girava voce che fosse un possibile candidato per il reboot di Batman (cooooosa? Biondo, con gli occhi azzurri e la faccia da babbo? Piuttosto ridateci Keaton), ma con The Lone Ranger riconferma capacità di recitazione scarsine (le espressioni più ovvie che abbia mai visto) e soprattutto l’inadeguatezza al personaggio (mi si è slogata la lingua a dire quella parola). Il Ranger Solitario è stato concepito come un eroe divertente e goffamente comico e se c’ è una cosa che manca ad Armie Hammer è proprio la verve comica (nun ce fai rideeeeee).
Meno male ci pensano Johnny Depp ed il suo personaggio Tonto a strappare qualche sorriso, anche se con tono a volte troppo infantile (ricordiamo che il film è made in Disney). E’ perfetto nella parte, bisogna ammetterlo, però davvero Johnny, basta. Tonto, Jack Sparrow, Il Cappellaio Matto, Barnabas Collins e Sweeney Todd sono identici!! Che poi, facesse schifo come attore potrei anche capire, ma no! Gli mettono trucco o maschera ed entra in modalità standard, pilota automatico.
Nota di merito per il cattivo Butch di William Fichtner, attore che non è mai riuscito ad ottenere il ruolo da protagonista che meriterebbe. Nella sua interpretazione western tra locomotive e pistole, si può pensare ad una scopiazzata di Biff Tannen (Thomas F. Wilson – Ritorno al Futuro parte III) anche se “Canepazzo” vince sempre dieci a zero.
La domanda è: “siamo davvero pronti al ritorno del genere film western?”. Sembrava di si con l’uscita del cartone Rango (film del 2011 con alla regia…perde il pelo ma non il vizio Gore Verbinski, doppiaggio di Johnny Depp), poi sembrava proprio di no con Cowboys & Aliens (2011 dal regista di Iron Man Jon Favreau), poi di nuovo si con Django Unchained (2012, Quentin Tarantino) e adesso, proprio non saprei.
Possiamo chiudere un occhio sulle sequenze d’azione surreali e i salti impossibili perché le riprese in esterna sono davvero suggestive.(Tonto cade da dieci metri su una montagna d’argento come Paperone nelle monete. Praticamente come lanciarsi di schiena su una spiaggia di sassi a Savona).
Resta il fatto che del genere western, The Lone Ranger, mantiene solo la lentezza (due ore e mezza a tratti interminabili) ed una sorta di relazione (messa tanto per riempire) con la “signora del west” in questione, Ruth (Rebecca Wilson – Anna Karenina).
Ci consoliamo sapendo che da oggi i fanatici del carnevale avranno un nuovo costume da sfoggiare a febbraio e a Disneyland aprirà una nuova giostra a tema…prossimamente.
COSA HO IMPARATO (ATTENZIONE SPOILER)
-E’ nuova? No, è lavata con Perlana
-Bere whiskey raddrizza la mano
-Ma, nessuno al museo si è accorto di una statua che parla? Eppure non ho visto Ben Stiller
-Non dimenticare le scarpe nel deserto
-Lepre mangia lepre…e probabilmente fa il bagno nelle radiazioni
-La manodopera cinese costava meno anche all’epoca
-Gli indiani scendono dalla stessa discesa della Terra di Mezzo
-Tonto usa trucco waterproof
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