Nel periodo estivo escono spesso parecchi blockbuster, film per il grande pubblico, ma è raro vedere al cinema un blockbuster di qualità. Questo sembrava non accadesse con “The Lone Ranger” perchè si presumeva che il team dei Pirati dei Caraibi (regista, produttore, attore protagonista, sceneggiatori, compositore delle musiche e costumista) avesse realizzato un prodotto simile a quelli precedenti, ma purtroppo non è così. “The Lone Ranger” è una grandissima delusione, perchè non ripaga le altissime aspettative che trailer, clip, backstage avevano fatto nascere attorno al film, e la sceneggiatura è del tutto mediocre, puntando tutto sul personaggio di Johnny Depp, l’indiano Tonto, infatti il divo ha fatto di tutto per salvare il film, ma essendo non supportato da un cast mal assemblato e da una sceneggiatura lenta, limitata, monotona e per niente equilibrata nel calibrare azione e humor, neanche il suo grande talento è riuscito a salvare il film.
La trama è molto semplice quanto accattivante, l’ormai anziano indiano Tonto (Johnny Depp) racconta l’avventura di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge ma divenuto poi fuorilegge data la corruzzione della legge, e delle sue imprese epiche e rocambolesche, con il fine di annientare l’avidità e la corruzione dei potenti, supportato proprio da Tonto.
Il soggetto del film era anche buono, ma è stato realizzato uno stereotipatissimo blockbuster nello stile Disney, che diventerà sicuramente una saga, come i Pirati dei Caraibi. Unici punti di forza sono: l’accurata ricostruzione storica, la colonna sonora, e un membro del cast a caso che pur avendo una parte arci limitata non ci delude anche questa volta: Helena Bonham Carter, metress complice dei due eroi, con la sua gamba/fucile,e ovviamente Johnny Depp anche se qui ha scimmiottato se stesso e i suoi memorabili personaggi, ma anche qui ha sfoggiato tutta la sua ironia, diventando il vero protagonista del film, con la sua performance da mattatore. “The Lone Ranger” è consigliato alle famiglie, ai fan dell’azione e del western e ovviamente di Johnny Depp, anche se fa compassione vederlo ingabbiato in una pellicola che ha limitato il suo talento sconfinato. Voto finale: 5.5 .