Ogni tanto si ha la fortuna di vedere al cinema film che hanno la peculiare capacità di farti distaccare dalla realtà, e di farti immergere completamente in storie e atmosfere completamente nuove.
The Master è uno di questi film, che riesce a creare intorno a sé una potente aurea di devozione quasi religiosa.
Il film, girato da Paul Thomas Anderson si svolge nel 1949, ed è incentrato sulla storia di Freddie Quell, un soldato americano che dopo aver combattuto la Seconda Guerra Mondiale fa ritorno in America.
L’uomo però ha dei gravi problemi al sistema nervoso e una forte ossessione sessuale, che gli rendono impossibile crearsi una vita in mezzo alla società.
E’ in questo momento che Freddie incontra, per puro caso, Lancaster Todd, un uomo fuori dal normale che è a capo di una setta religiosa conosciuta come “La Causa”.
Freddie inizia così a seguire le attività di questa misteriosa e intrigante setta, rimanendo abbagliato dal suo carismatico leader, con cui stringerà un inconsueto rapporto quasi paterno: Lancaster diventerà per lui una guida spirituale e morale.
Paul Thomas Anderson, ispirato dalle storie di sette come Scientology, ha il grande pregio di riuscire a rimanere neutrale, a non dare giudizi, limitandosi a raccontare una storia rimanendo dietro la macchina da presa, ma riuscendo comunque a dare un tocco personale al film.
Il film esplora varie tematiche, come la fragilità e la mentalità umana, e si sofferma soprattutto sulla solitudine, tematica da sempre esplorata da Anderson in tutti i suoi film: Freddie Quell è un uomo solitario, che dopo la guerra ha perso tutto, e che vaga così alla ricerca disperata di se stesso.
Un cast eccezionale, tra cui spicca un fantastico Joaquin Phoenix in una delle sue migliori performance, rende il film ancora più affascinate.
The Master è un film che lascia lo spettatore con più domande che risposte.
E’ un film complicato, in cui ogni inquadratura sembra avere un significato ben preciso, e che è possibile analizzare e sviscerare più e più volte.
E’ uno di quei film che o viene amato o odiato, senza vie di mezzo.
Voto: 4/5
© RIPRODUZIONE RISERVATA