The Place: la recensione di Mauro Lanari
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The Place: la recensione di Mauro Lanari

The Place: la recensione di Mauro Lanari

Da “Faust” (XVI sec.) a “The Box” (2009), “boredom strikes back”. Il “Kammerspiel” ofitico agevola la tetra teatralizzazione, il ritmo non s(oc)corre, caricaturale la caratterizzazione dei personaggi, epilogo taralluccesco. Redimere la Tentazione è cosa per il miglior Abel Ferrara che fu, non per un Paolo Genovese qualunque. E il Bloch de “Il principio speranza” ha ridicolizzato ‘ste storie con lo schema d’Aladino e l’aporia che un’entità onnipotente domand’a noi umani quale sia il desiderio più giusto: retaggio spirituale in cui la responsabilità per cotanta scelta dovrebbe ricadere sui meno abili, esperti e capaci (cf. “Sfera”, 1998).

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