The Tree of Life: la recensione di tommy3793
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The Tree of Life: la recensione di tommy3793

The Tree of Life: la recensione di tommy3793

MALICK COME KUBRICK: ALLA RICERCA DELL’UNIVERSO
“Ci sono due vie per affrontare la vita :la via della natura e la via della grazia”.
Opera onirica e controversa “the Tree of life”, l’ultima fatica di Malick, si appresta ad entrare di diritto nella storia del cinema dell’ultimo decennio per la sua audacia e per il suo forte simbolismo. La trama, ambientata in parallelo tra l’America degli anni ’50 e i nostri giorni, è molto semplice e volutamente scarna: una famiglia con tre figli; padre fin troppo severo (rappresentante la forza a volte brutale della Natura) e una madre, che cerca di impartire ai ragazzi un’educazione basata sull’amore ed i sentimenti (metafora della dolcezza della Grazia). In verità, ciò che vuol far notare Malick è tutto quello che ruota attorno alla famiglia: nella mente del figlio maggiore Jack (interpretato nei tempi moderni da Sean Penn) la dicotomia far Grazia e Natura si fa sempre più forte. Nell’investigare la mente di Jack, il regista, affronta la tematica della ricerca della natura: frequenti ,infatti, sono le inquadrature di elementi naturali contornate da un sottofondo musicale classicheggianti: un’eco a “2001: Odissea nello spazio”. Eco che si fa ancora più forte quando Malick ricostruisce la nascita dell’universo, utilizzando lunghe sequenze di stampo fantascientifico con solo sottofondo musicale. L’immensa intensità, emotività e monumentalità delle immagini rendono difatti i dialoghi privi di importanza: la protagonista diventa la natura stessa in tutta la sua evoluzione, dal Big Bang sino alla comparsa delle primitive forme di vita sulla terra. “The tree of life” si presenta in questo senso come un ammonimento: il dolore e la sofferenza possono essere colmati dall’universo e dalla natura stessa. In una sorta di moderno panteismo Malick si pone in netto contrasto con la vita ultramoderna e materialista del mondo di oggi; e, in una spirale di immagini e suoni infiniti, pare quasi necessario il finale di forte stampo onirico, proprio come nel capolavoro di Kubrick. Film decisamente simbolico ed evocativo “The tree of life” è forse troppo sottovalutato dalla critica e dal grande pubblico (un po’ come avvenne all’uscita di “2001:Odissea nello spazio”); come a dire :il cinema è di tutti, ma non per tutti.

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