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The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1: la recensione di AlexandraBorgia

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1: la recensione di AlexandraBorgia

Piove fitto su Forks. Come sempre d’altronde.
Jacob Black esce sbattendo la porta di casa e fugge via trasformandosi in lupo mentre Bill gli urla a gran voce di tornare indietro. Grazie a Dio é il primo e l’ultimo spogliarello che Lautner concede alle sue accalorate fans in questa saga che di strip ne ha avuti pure abbastanza. L’uomo, rimasto solo, al centro della scena, raccatta il biglietto che il figlio ha gettato a terra e scopre che si tratta dell’invito ufficiale alle nozze di Bella Swan e Edward Cullen.
Anche Charlie sospira rassegnato sullo stesso pezzo di carta. René lo riceve in Florida e sprizza gioia da tutti i pori. Jessica invece è certa chel’amica sia corsa ai ripari dopo una gravidanza improvvisa.
– Cosa potrebbe portare una ragazza a sposarsi a 18 anni se non un bambino?
Sempre posata la ragazza. Con quel pizzico di cattiveria e di civetteria che ha caratterizzat il personaggio sin da Twilight. Meno invasivi Mike e Angela che nei confronti di Bella nutrono un sincero affetto.
L’inquadratura si sposta sui piedi della protagonista, sorretti da un paio di tacchi vertiginosi. E’una scena divertente perché mostra la goffaggine dell’eroina contrapposta all’eleganza ricercata e stilosa di Alice. La vampira cerca di rabbonirla, convincendola che per le nozze le scarpe le andranno una meraviglia ma l’altra le fa notare che ci cammina ormai da tre giorni senza risultati decenti, tant’é che le propone di mollare l’artiglieria pesante e percorrere il tragitto fino all’altare completamente scalza.
Alice la fulmina con un’occhiataccia, bocciando categoricamente l’idea.
Affranta, Bella si libera dei tacchi appena l’amica si allontana per aiutare gli altri vampiri nei preparativi ma si accorge di Edward che in quel momento, quasi contrapposto ad una scena frivola, compare alla finestra, con le mani in tasca, l’aria assorta e lo sguardo fisso in avanti.
Come Bella teme che il matrimonio possa distruggere la loro unione, così Edward teme di poterla uccidere durante la prima notte d’amore che le ha promesso in cambio del “si” di lei.
Entrambi sono consapevoli che basterebbe che uno dei due si sottragga alle proprie responsabilità per mandare a monte tutto, paranoie incluse, ma ci sono eventi che devono scatenarsi e ci sono treni, come quello dell’amore, che deve percorrere un tragitto, possibilmente andando in avanti e non indietro.
Si contano le ore che separano la coppia dal grande giorno. In sala manca solo il tic tac dell’orologio…
A notte fonda, Edward entra da Bella e dopo averla baciata decide di raccontarle una parte del suo passato, quella che la Meyer ha accarezzato superficialmente nel compianto Midnight Sun e che finalmente rendeva giustizia ad un personaggio spesso e volentieri tranciato e sistemato all’angolino, a mç di terzo incomodo. E’stato stupendo ritrovare l’Edward Vampiro negli anni venti, al cinema, mentre proiettavano “La Moglie di Frankstein”, con gli occhi intrisi di sangue. C’é una signora vestita di rosso che si allontana dal teatro. Il rumore dei tacchi fa eco all’angosciante atmosfera che incalza.
Lui l’adocchia e sembra che la insegua con l’intento di succhiarle il sangue dalla giugulare. Invece attacca il suo aggressore, lo appende alla parete e lo azzanna alla gola.
Processo che ripete con altre vittime. Delinquenti che col favore delle tenebre probabilmente si divertivano a stuprare e ad uccidere i poveri malcapitati.
Molto forti le parole di Edward alla fine del flashback, accompagnate dal suo viso in primo piano, con la bocca orlata di sangue: – Uccidevo dei mostri…ma anch’iIo ero un mostro e l’ho capito guardando loro negli occhi mentre la facevo finita….
Non é proprio letterale, ma questa frase mi ha toccata perché é tale e quale a quella che avevo scritto nel mio Damned Eternity…
Bella gli dice che deve sentirsi orgoglioso per essere stato fedele alla sua umanità, per non essersi lasciato vincere dalla bestia e si baciano con trasporto finché Emmet e Jasper non iniziano ad urlare dabbasso che hanno bisogno del neo sposo per la nottata di addio al celibato. Niente donnine. Solo puma all’occorrenza e un paio di grizzly che piacciono tanto ad Emmett.
Bella s’infila nel lettone, col piumone viola e sogna di lei che avanza strascicandosi dietro una marea di petali di rose rosse, mentre i suoi amici umani fanno da ala alla sua entrata verso l’altare aperto.
Edward é lì, che l’aspetta, vestito di bianco con una rosa rossa appuntata su un taschino del quale a stento si scorgono le impunture.
Le prende la mano, le sorride e quando si volta del tutto lei nota che ha una parte della giacca sporca di sangue. Edward continua a sorriderle, soddisfatto….
Si nota così che anche la sua bocca é sporca di sangue e Bella, terrorizzata osserva il compagno che indica l’ammasso di corpi umani al quale ha tolto la vita. Sono tutti sporchi di sangue e Bella che si aggrappa ad Edward per non svenire, scopre che anche le sue mani sono lorde e che i petali si sono orrendamente trasformati in una poltiglia arteriosa.
L’incubo termina e la telecamera proietta lo spettatore direttamente nel gazebo, adorno di calle e lunghi nastri di tulle.
Kristen riesce superbamente ad incarnare l’ansia della sposa. Appare intimidita, forse dal passo che sta per compiere, dal timore che possa cadere, dal suo futuro incerto, da ciò che rappresenta quella cerimonia per lei: ovvero il cambiamento ciclico di tutta la sua vita da umana.
Chiede a Charlie di non farla cadere e si aggrappa al braccio del padre, percorrendo la navata piena zeppa di calle bianche. Lo scenario é fiabesco, come me l’ero immaginato. Con l’agnoscia che pare scavarle il viso, Bella si avvia all’altare e non appena vede Edward i suoi occhi cambiano luce, le sue insicurezze crollano.
Lo scambio delle promesse é particolare, perché ad ogni frase la telecamera compie un mezzo giro sui loro volti. Poi, sulle note della romanticisssima Flightless Bird degli American Mouth, i due si dicono reciprocamente “Lo voglio” e un bacio sancisce la loro unione.
Tutto viene spazzolato via durante quel bacio. Gli invitati, i posti a sedere, tutto. Restano solo due, incollati con le labbra, per un tempo interminabilmente imbarazzante ma delicatamente sensuale.
A metà festa giunge Jacob. Camicia arruffata, barba di tre giorni…
Non mi ha dato fastidio la sua presenza. Anzi, l’ho preferito qui che negli altri film. Ovviamente Jake si arrabbia quando Bella gli fa capire che avrebbe avuto la sua luna di miele da umana perché unirsi ad un vampiro con un cuore che batte ancora significa cercarsi da stupidi la morte certa. Sopraggiunge Edward e gli amici di jacob che lo costringono a mollare la presa su Bella e ad andarsene.
La parte di Rio l’avrei preferita più lunga. Nel cuore conservo ancora i bei ricordi legati a Lapa, alla caciara, ai colori, al loro modo di cercarsi in ogni situazione. Avrei allungato di qualche minuto, almeno cinque.
Nota dolente qui, ahimé. Ma non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca…

Si giunge all’isola in motoscafo.
C’è tensione nell’aria quando Bella guarda il lettone e Edward é lì, che la osserva pensando che fra poco dovrà fare il suo dovere di marito. Dopo averle concesso i suoi minuti da umana, si dirige verso il mare, a fare un bagno.
Bella si spazzola i denti, si lava le braccia, si pettina, si depila nonostante sia una pessima decisione avere a che fare con un rasoietto dopo il casino che ha combinato scartando un regalo in New Moon….
La Meyer se ne sarà dimenticata. *_______*
Soprassediamo.
Bella raggiunge Edward sulla spiaggia, nota che lui è nudo e si libera del telo da bagno. Lo raggiunge sotto una luna splendida. Lui le sussurra che é bellissima e che comunque ci proverà a fare l’amore. Si baciano. Nell’acqua lui la solleva su e le loro nudità sono a contatto. I corpi vengono lustrati da una luna magica, sfilacciata qua e là da qualche nuvola azzurra. Ridendo, si buttano sul letto. Fanno l’amore. Ora, per quanto abbiamo voluto vedere di più, almeno la metà di quello che l’hacher ci ha mostrato il 31 marzo…la scena é stata bellissima. Degna dell’amore proverbiale e infinito di Edward e Bella. Chi si aspettava sesso, spinte…ripeto…quello non avrebbe reso giustizia al loro sentimento. Gli schiocchi dei baci, le mani di lei che si aggrappavano alla schiena larga di lui, le dita di Edward che come tenaglie di ferro spappolano la tastiera sono state il momento clou della scena e non ha tolto l’eros all’eros ma ha ampliato i due personaggi in una dimensione calda, vibrante di passione e di paura.
Al mattino, Bella si sveglia, circondata da piume svolazzanti e dalle colonnine del baldacchino semi distrutte. Allo specchio ripercorre in dolci flashback ciò che ha vissuto durante la notte. Si tocca le labbra nel punto in cui lui le ha ripetutamente baciate. Si rivedono nudi sul letto. O quasi nudi….e il romanticismo prosegue finché Edward stesso ne interrompe il flusso mostrandole il corpo chiazzato di lividi.
Con disperazione di Bella che continua a ripetergli quanto lui sia stato meraviglioso, Edward decide di non fare più sesso con lei.
La loro stanza fa concorrenza ad un colabrodo.
La luna di miele prosegue scandita da attimi di gioia infinita a tensione sessuale, quella che porta Edward a staccarsi durante il bacio in acqua, sotto la cascata perché teme che farlo ancora potrebbe nuocere all’amata. O quella che strappa allo spettatore un sorriso quando Bella sfila in completino intimo nero e Edward ride e tuffa la faccia nel cuscino. O quella in cui lei, esausta, si butta sulle lenzuola con una coulotte sgambatissima e lui, sorridendo, frustrato da tanta polposità, la copre. Insieme a tutto questo, compare la famosa sequenza della partita a scacchi sulla spiaggia, con Bella che batte Edward e si avventa voracemente a baciarlo. I due cadono all’indietro e ridono.
Peccato si tratti solo di un sogno. Edward la obbliga a farsi raccontare tutto ma lei lo stringe, ha bisogno di lui e gli rotola sopra.
Scena hot molto intensa. Edward si lascia andare e i due fanno l’amore senza ulteriori danni.

Cominciano i guai non appena lei scopre di avere un ritardo nel ciclo.
E’incinta. Edward resta di sasso, la donna che si occupa della villetta lo chiama demone e dice che la ucciderà ma lui la implora di porre rimedio alla cosa che sta dentro la pancia di Bella perché la ama e non vuole che muoia.
Tutto il mondo felice della giovane Swan crolla miseramente quando Edward chiama “Cosa” la creatura che lei già sente sgroppare all’interno della sua pancia. In accordo con Rosalie decide di portare avanti la gravidanza. Jacob lo scopre e accusa Edward di averla mandata a morire. Anche questo fa parte del repertorio del signor Black…*onore al merito*
Edward gli dice che se non riuscirà a convincere Bella a liberarsi del mostro, alla morte della ragazza, si lascerà ammazzare anche lui per mano e zanne del rivale.
Ma Bella è più testarda di un mulo. Vuole il bambino, vuole il mostro, qualsiasi cosa sia…
E’parte integrante di quell’amore impossibile fra lei e Edward. Cordone e massa di quel desiderio materno che é insito in tutte le donne. Perciò a Jake non resta che abbandonare i buoni propositi e cercare di salvare almeno il salvabile.
I Lupi, infatti, vogliono eliminarla e Jacob si ribella al gruppo assumendo il potere del Maschio Alpha poiché la sua diretta discendenza dal capotribù originale dei Quileute gli attribuisce il potere di stabilire una propria gerarchia e staccarsi dal branco.
Bellissima la scena sulla spiaggia di La Push, tra le bestie che allargano le fauci e sembrano scudisciare l’aria con il movimento delle loro code.
Leah e Seth seguiranno Black. Al contario degli altri che restano fedeli agli ordini di Sam, l’altro maschio Alpha.
Nel frattempo, Edward si è allontanato da Bella. La guarda da una finestra. Se ne sta solo a pensare, preso dal proprio egoismo, da quell’universo patinato nel quale credeva di poter soproavvivere accanto alla donna che ha saputo rinfocolargli l’esistenza. Considera la sua scelta di tenere il bambino come una specie di tradimento della loro unione.
In una sorta di vendetta, obbliga Carlisle a rivelarle la verità sullo stato del feto. _ Dille tutto quello che hai detto a me. Dille che la sta distruggendo dall’interno. Che la annienterà! Dillo…!
L’uomo lo rimprovera, ma Bella lo sprona a raccontarle tutto.
Affranto, Carlisle le rivela che il feto é incompatibile col suo corpo e che il cuore potrebbe non farcela a sostenere l’ultima fase del travaglio. Inoltre, non é certo che una volta iniettato il veleno, Bella sopravviva e si trasformi.
Sono tra gli attimi più adrenalinici del film.
Rimasti soli nel laboratorio di Carlisle, Bella osserva il marito e tenendosi una mano sulla pancia gli chiede di accettare il bambino, di considerarlo una prosecuzione del loro amore, di se stessa.
Edward scoppia e le grida addosso per la prima volta: – Sei tu che l’hai scelto” Non io! Dovevamo stare uniti per sempre! Come puoi chiedermi di accettare qualcosa che ti sta portando via da me??
E’stato emozionante davvero. Robert ha reso la disperazione di Edward fredda ed allo stesso tempo tangibile. Un’emozione egoistica da vampiro, totalmente diversa dalla disperazione egoistica di Jacob che ha più calore perché è un lupo. Diciamo pure che se la combattono a suon di “temperatura” corporea…
Man mano che la gravidanza procede, Bella perde forza e si scarnifica.
Dimagrisce così tanto che quando va a farsi il bagno e si spoglia…si vergogna che Edward osservi le sue spalle scheletriche. E’una scena piccola, significativa. Da un lato c’è il pudore di lei che capisce quanto la gravidanza l’abbia imbruttita e scalpellata. Dall’altro, c’é lo scoramento di lui, che vede il proprio amore dannato distruggere l’unica donna della sua vita in poco meno di un mese.
Il destino di Bella é segnato. La creatura sta martoriando il suo corpo, rendendolo fragile come la carta velina ed ossuto come quello di uno scheletro vivente.
E’Jacob a capire che forse “l’essere” ha bisogno di qualcosa in cui affondare i denti.
Charlisle ha in serbo una scorta di sangue umano 0 negativo e gliela offre a Bella come bevanda al posto del buon succo di pomodoro. Per un attimo, le speranza che la giovane possa salvarsi emergono a scacciare dalla mente di Edward la terribile condizione di un futuro senza di lei.
Mentre le parla, le chiede umilmente scusa per averla lasciata sola, per essersi sentito traviare dai propri sensi di colpa quando avrebbe dovuto assecondarla e sorreggerla lungo quella strada scricchiolante che Dio solo sa dove conduca.
Accade il miracolo. Edward abbassa le difese e la creatura si mette in contatto con la sua mente, come se avesse percepito l’aura affettiva del padre e si fosse armata di coraggio. Lui, sconvolto dalla felicità, poggia una mano sul grembo di Bella e le dice: – Non é un mostro. E’uguale a te. Indifesa e innocente. Sente il tuo amore e anche lei ti ama. Adora la tua voce e gli piace anche la mia…
Jacob arriva proprio nel bel mezzo della riunione familiare e sorprende i due a scherzare sul divano.
E’qui che si avverte in maniera lampante la sua rottura con Bella. Il suo amore ha fatto crack dinnanzi all’evidenza perché in quelle risate, in quella compattezza, nella mano di Edward che accarezza il pancione si sente tagliato fuori.
Il film assume una tinta horror, decisamente splatter.
Il branco si prepara ad attaccare. Il Lupo nero è deciso a distruggere la Cosa e Bella insieme ma proprio quella notte, mentre Carlisle, Esme e Emmett riescono a sfuggire ai lupi per andare a cacciare, a Bella si spezza la spina dorsale e cade a terra.
E’straziante. Edward la guarda, sorreggendole la testa. Negli occhi ha l’immagine del volto scarno di lei, mangiato letteralmente dalla creatura che ormai scalcia e vuole uscire.
Rosalie opera il taglio cesareo ma alla vista del sangue di Bella viene morsa dalla fame.
Edward la fa allontanare, si getta a dentate nel grembo, strappa la placenta fa nascere il bambino.
Jacob è lì che piange e si dispera, lotta assieme al nemico di sempre per l’unica donna che abbia mai amato.
Renesmee nasce. Edward sistema teneramente la bimba sul petto della madre che la osserva rapita mna si ode un ultimo crack…come se si rompesse qualcosa all’interno del corpo e nella felicità lui non si accorge che è il suo cuore ad aver smesso di battere. Tiene la bimba tra le braccia, la culla un attimo prima che Jake si accorga dello sguardo di Bella che diviene all’improvviso vacuo.
Le piomba sulla bocca, praticandole la respirazione artificiale.
Edward riconsegna la bambina a Rosalie e infilza una siringa piena del suo veleno dritta nel cuore della giovane. Ma è troppo tardi., Bella non reagisce né al veleno né al massaggio cardiaco così Jacob, a denti stretti gli comunica: – Non ti ucciderò. Meriti di vivere con questo rimorso…
E va via.
Edward a questo punto potrebbe anche piangere se solo non fosse impossibilitato a farlo. E’tutto sporco di sangue. Si avventa su Bella, la morde sul collo, sulle braccia, sulle gambe. Le prende il volto tra le mani. Le dita gli tremano. : – Bella, amore mio non lasciarmi….non lasciarmi…
Ma Bella non risponde. Resta con gli occhi aperti, rivolti ad un soffitto sterile, con l’ultima immagine serbata nella retina dell’amato che sorride alla bambina.
Jacob si precipita fuori, piange, poi decide di uccidere il mostro che si è portato via la sua Bella ma quando vede la bimba guardarlo negli occhi, lui ha l’imprinting e durante il processo, schematizzato a meraviglia, la ritrova cresciuta, bellissima, poi di nuovo bambina e ancora adolescente.
Cade in ginocchio mentre seduta in poltrona, Rosalie coccola il neonato.
Subentrano i lupi alla Villa. Edward, Alice e jasper cercano di arginarne l’assalto ma sono a digiuno da settimane e solo grazie al rientro di Carlisle, Esmé e Emmett riescono ad avere la meglio. Anche Jake si schiera contro i fratelli. – Se voi la uccidete, ucciderete anche me
Frase struggente, che indica in Renesmee la vera scelta d’amore di Jacob Black e costringe il branco a fare marcia indietro. Per la legge dei Quilleute, un lupo che ha l’imprinting con una creatura totalmente diversa dalla loro natura dev’essere rispettato e lasciato in pace.
Morta Bella, quindi…la piccola Cullen può considerarsi sana e salva.
Si ritorna sul corpo martoriato della giovane madre. Edward la lava, la riveste, la pettina. Teme che abbia agito troppo tardi iniettandole il veleno ma l’inferno di Bella è già iniziato. Il fuoco divampa, la brucia, la fa contorcere ma tutto il dolore lei lo racchiude nella sua mente, rendendolo invisibile agli altri per impedire che l‘amato si preoccupi del suo grado di sofferenza.
Poi, magicamente, il fuoco comincia ad arretrare. L’acqua ghiacciata entra a spirale nel centri nervosi ed ecco che i graffi lasciati dai morsi di Edward iniziano a sparire. Lentamente Bella riprende colore, si rimpolpa, le labbra esangui si colorano di rosso, i capelli acquistano nuovo vigore e in una rullata di ricordi a ritroso in cui lei rivive il matrimonio, la luna di miele, l’incontro con Edward nella mensa scolastica si conclude la sua mutazione.
Alice fa cenno a Jasper di avvicinarsi.
Jacob osserva il cambiamento di Bella tenendo stretti i pugni.
Edward la guarda con un misto di non so che…mentre la musica si sottofondo incalza come un tamburo e si conclude stoccando su Bella che apre di scatto le palpebre e due occhi rosso sangue occupano l’intero schermo.

E’un film che ho amato tantissimo, senza dubbio il migliore dopo Twilight che resta e resterà sempre nel mio cuore perché fatto con amore e privo di pretese. Quando ancora non si giocava a far soldi e ci si preoccupava meno del franchise. Bill Condon è riuscito nell’impresa di rimettere in piedi i resti dell’amore fra Edward e Bella che in New Moon erano quasi caduti e che in Eclipse si sono alternati al triangolo fra lui, lei e l’altro. Un applauso di cuore va alla sua sensibilità di uomo e di regista.
Kristen è stata fantastica. Mi sono sentita lei. Con tutte le emozioni positive e negative che ha provato.
Taylor Launtner ha dato il meglio di sé e come sempre, a buon dire, il personaggio è così forte che sembra scalzare quello di Edward in alcuni punti. Ma chi va al di là della storia, della sua rappresentazione, non può non notare che Jacob Black non è stato diverso dalle altre volte. Ribelle, possente, pronto a trasformarsi per correre in mezzo ai boschi e sfogare la rabbia. Bravo si. Coinvolgente pure ma è sempre Jake. Da lui ti aspetti che reagisca in quel modo e lui lo fa, rispettando l’indole che gli ha fornito la Meyer. Da New Moon a qui, non abbiamo fatto altro che dispiacerci per lui, a causa de suo amore non corrisposto…
Robert invece ha rivoltato l’Edward andato in catarsi da New Moon in avanti e ci ha fornito sfaccettature nuove, mostrandocelo arrabbiato, vigliacco, romantico, tormentato, divertito. Mi chiedo e Vi chiedo: dove l’abbiamo visto così se non in Breaking Dawn? E mi chiedo e Vi chiedo: quante volte Edward si é sentito dare del mostro e dell’egoista nella saga? Gliene hanno dette di tutti i colori e sull’isola anche la signora gli grida in faccia che lui é portatore di morte. In più, ha una coscienza vigile che gli fa davvero credere di essere il precursore di tutte le disgrazie di Bella ed é difficile spiegare a qualcuno che tu, da vampiro, quell’umana la ami e che non volevi farle del male generando una creatura anomala nel suo grembo. Persino Jake, alla fine gli si ritorce contro, augurandogli di finire l’eternità divorato dai rimpianti e fustigato dalla colpa, nonostante abbia visto con quanta cura e quanta disperazione il vampiro avesse cercato di salvare la sua Bella.
Per questo mi fa piacere che almeno Bill si sia accorto che il personaggio più infelice della saga, quello più torturato non solo da se stesso ma anche da chi lo circonda, é Edward Cullen. Jacob e Bella, da mutaforma lui e da umana lei, infondo hanno sempre agito seguendo i propri impulsi, liberi da qualsiasi catena, da qualsiasi prigione vincolante, a discapito del vampiro che tutte le volte é rimasto nell’angolo a guardare e a fare a pugni con ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Edward è un non morto, con un passato in combutta alle spalle, preda di un amore che è più forte della seta dei suoi canini. Molti lettori e molti spettatori tendono sovente a dimenticarlo e mi spiace perché non dev’essere stato facile per Robert Pattinson tenere tutto dentro ed evitare che ti si legga troppo sulla faccia altrimenti rischi di umanizzare oltre misura un personaggio che si è umanizzato con la felicità, nel tempo ma che resta inevitabilmente un ragazzo di 100 anni fossilizzato in un corpo da diciassettenne.

Belle le musiche. Struggenti quegli accordi risalenti a Twilight…a testimonianza che per quanto si faccia, il primo amore resti in eterno la radice originate del Grande Albero.
Altra nota dolente: “It will the Rain” di Bruno Mars relegata nei credits, per giunta dopo la comparsa dei Volturi che serve a ricongiungere la fine del primo film a quello che sarà l’inizio del secondo, nel 2012…
E’difficile che la gente rimanga in sala quando le luci si sono accese.
Amen.
Riepilogando: mi sono emozionata. Se fossi stata sola avrei anche pianto. Mi sono dovuta trattenere altrimenti mamma mi prendeva in giro…ma anche lei era catturata dalla scena, dagli eventi, spaventata dal parto e positivamente coinvolta dallo strazio interpretato dalla Stewart.
Bravi tutti.
Per la prima volta, dopo anni, ho rivisto un trucco decente e le guance un po’ arrossate di Rob sotto al cerone.
A tutto c’é un inizio e a tutto c’é un termine. Come in tutte le cose che palpitano e sono vive.
L’Ending della saga è dietro l’angolo e so già, scrivendo la parola fine a questo papiro, che mi mancherà da morire il suo cosmo magico, comprese le diatribe tra fazioni che l’hanno accompagnato.

Da rivedere più di una, due, tre volte…

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