The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1: la recensione di babbolabbo
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The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1: la recensione di babbolabbo

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1: la recensione di babbolabbo

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte Prima

La tormentata storia d’amore tra Edward e Bella capitolo 4… parte 1.
Nel corso dei circa 117 minuti di visione al servizio del primo tassello “Breaking dawn”, che, senza perdere tempo, portano immediatamente in scena il matrimonio tra il pallido vampiro dalle fattezze di Robert Pattinson e l’amata interpretata da Kristen Stewart.
Quindi, si procede in maniera lenta e noiosa tra cerimonia e successivo viaggio di nozze sull’Isola di Esme, in Brasile, con momenti che sembrano quasi ricordare certi spot tv degli anni Ottanta sui preservativi e grottesche situazioni che – dalla prima notte di sesso dei due alle velocizzazioni in stile Flash di lui – rischiano di conferire la forte impressione di trovarci più dinanzi a un sequel della parodia “Mordimi” (2010) che a un nuovo “Twilight”.
Per fortuna, però, Condon, sebbene sia dichiaratamente omosessuale, non insiste affatto con la camera sui corpi palestrati dei licantropi guidati da Jacob alias Taylor Lautner, a differenza di quanto ridicolmente avvenuto negli episodi precedenti, e permette all’insieme di abbandonare le sue “proprietà soporifere” per decollare nel corso del secondo tempo, quando la tensione comincia a salire a causa della gravidanza di Bella.
Con lupi mannari molto meno “pelouchosi” di quelli visti in “New moon” ed “Eclipse” e il suo stile visivo tendente in maniera evidente all’horror puro (ricordiamo che curò anche il secondo “Candyman”) che, inizialmente soltanto accennato, viene sfruttato a dovere man mano che ci si avvia verso l’epilogo.
Infatti, al di là delle immancabili romanticherie oniriche, non è assente neppure qualche spruzzata di liquido rosso a condimento di quello che rappresenta per i fan (e, soprattutto, per le fan) la trasposizione su celluloide che si aspettano, mentre per tutti gli altri l’ennesimo teen-movie in salsa vampiresco-sentimentale non esente da difetti… seppur superiore – in particolar modo dal punto di vista registico – alle tre twilightate che lo hanno preceduto.

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