Si può ampiamente dire che questo è senza dubbio il migliore capitolo cinematografico dell’intera saga, registicamente parlando, mentre stendiamo un velo pietoso su tutto il resto. Ovviamente il fatto di dividere in due parti il romanzo della Meyer è, a nostro avviso, una mera azione commerciale, in questo modo si guadagna il doppio, quindi perché non battere il ferro finchè è caldo? Ottima la regia di Condon, molto più dinamica e fluida rispetto ai precedenti film, in grado di rendere accettabili anche gli effetti speciali e le scene d’azione, da sempre il vero tallone d’Achille dell’intesa saga. Le tre scene su cui si focalizza l’attenzione della macchina da presa sono: il matrimonio, la luna di miele e il parto di Bella. Quella del matrimonio è alquanto noiosa e scontata (nonché lunghissima!), anche se notiamo subito i miglioramenti fatti negli anni dagli attori protagonisti Robert Pattinson e Kristen Stewart, per quanto riguarda l’espressività e la carica emotiva. Detto ciò, la famosa scena di sesso, attesa per anni, si risolve in pochi minuti, in cui l’etereo Pattinson mette a soqquadro la stanza, distruggendo i mobili e sventrando i cuscini. La desideratissima luna di miele si risolve poi in lunghissime partite a scacchi e lunghissimi (casti) baci. La scena finale è quella che piacerà sicuramente di più ai fans: Il bimbo che Bella porta in grembo l’ha letteralmente consumata, portandola in fin di vita. Edward non sa se è riuscito a salvarla in tempo trasformandola in vampiro. Il corpo dell’amata man mano però recupera colore, la telecamera inquadra i suoi occhi, che si aprono e sono rossi!
Dopo una prima parte molto stucchevole, la pellicola riesce a riprendersi un pochino solo verso l’ultima mezz’ora. Gli eterni difetti riguardanti la sceneggiatura – opera di Melissa Rosenberg – persistono, i dialoghi sono quasi soporiferi. La fotografia è migliorata, si adatta molto bene ai vari momenti e alle emozioni provate dai protagonisti, ma anche la colonna sonora è apprezzabile. Ormai non ci resta che attendere l’atto finale, sperando che il riconfermato Bill Condon riesca a stupirci con qualche “licenza da regista” in più.
Voto: 5