RECENSIONE:
Breaking Dawn-parte 1 un film che ha superato decisamente i precedenti film, stupendo gli stessi twilighters, che comunque avevano riposto grande fiducia in Bill Condon (regista di Breaking Dawn),e l’ormai ben nota Melissa Rosemberg (sceneggiatrice dell’intera Saga).La sceneggiatura, per quanto possibile, rimane fedele al libro nella maggior parte delle scene, mentre la regia del film, è riuscita a proiettare sul grande schermo quelle scene che fin ora si erano solo immaginate. Tutto avviene in fretta ma con una certa intensità, il legame fra Edward e Bella si rafforza con la celebrazione delle loro nozze, segue una luna di miele dove finalmente ci sarà l’unione carnale fra i due. L’improvvisa gravidanza di Bella scatenerà lo scontro tra licantropi, che intendono distruggere quello che per loro è un mostro anche se questo vorrà dire uccidere Bella,e vampiri,che dalla loro parte hanno un alleato, Jacob, tormentato dall’amore per Bella e dalle sofferenze che lei prova. Bella fatica a portare avanti la gravidanza a causa dell’incompatibilità del feto con il suo corpo, che si nutre di lei dall’interno; alla fine il parto riuscirà grazie a Edward che dopo aver portato alla luce sua figlia, si ritroverà a dover salvare la vita a Bella iniettandole il suo veleno. Renesmee è ancora in pericolo, Jacob pensa di uccidere quella che lui chiama “mostro”, ma avviene l’imprinting,uno sguardo di Jacob a Renesmee lo lega per sempre a quella creatura. A quel punto i licantropi non possono più agire, la bambina è salva. Il film si conclude con con un primo piano sullo sguardo della nuova vampira Bella, di un rosso fuoco da cui trapela la sua seta di sangue, mentre in noi lascia sete di nuove avventure e provoca già trepidante attesa per Breaking Dawn-parte 2