RECENSIONE BREAKING DAWN (MAX 290 PAROLE)
La Saga di Twilight sta volgendo al termine;
Bella e il suo amato Edward hanno pronunciato il sospirato “si” sotto gli occhi di amici vampiri, umani e licantropi, nonchè dell’ideatrice stessa del fenomeno che negli ultimi anni ha catturato milioni di fans di ogni età.
Se per molti il continuo cambio alla regia ha pesato negativamente sulla qualità dei diversi lungometraggi, ritengo che invece esso abbia arricchito ulteriormente una storia appassionante.
Bill Condon ha saputo destreggiarsi magistralmente nel riportare sul grande schermo una storia che nessun fan desiderava vedere stravolta; grande merito a riguardo va al lavoro della sceneggiatrice Melissa Rosenberg.
Troviamo,pertanto,una prima parte nella quale vengono descritti in modo romantico, forse spesso troppo enfatico, l’unione “per sempre” dei due innamoratissimi protagonisti, il cammino verso l’inizio di una nuova vita (o dovremmo dire.. “non morte”?)di una agitatissima Bella che dimostra tuttavia maggiore consapevolezza e determinazione rispetto agli altri episodi e, infine, l’attesissima luna di miele che vede i due innamorati alle prese con l’ansia da “pre-consumazione”(la loro unione viene descritta probabilmente con meno malizia e trasgressione di quanta avremmo desiderato, ma il film doveva essere indirizzato ad una fascia d’età dal range vastissimo!).
La serenità che sembra finalmente prevalere viene subito interrotta dalla inaspettata gravidanza; ecco che inizia un vortice di eventi in cui tutti i protagonisti sono chiamati ad affrontare quella che è la paura primaria di ognuno di noi: la perdita di una persona che amiamo profondamente.
Ed è così che Bella è disposta a morire per il bambino che porta in grembo mentre Edward e Jacob sono disposti a tutto per non perdere Bella.
Una nota di merito va alla descrizione dei licantropi e a Kristen Stewart che ha saputo destreggiarsi tra i diversi stati d’animo della complessa protagonista,mentre,forse, risulta un po’ troppo costruito il personaggio di Edward a tratti mono-espressivo.
Ottima la colonna sonora,filo conduttore della trama in grado di dar voce alle riflessioni dei protagonisti, così come la scelta di tingere con tonalità dark le scene finali,risvegliando in questo modo l’ambientazione gotica degna di una storia di vampiri che non si vedeva dall’operato della Hardwik.
Mentre la storia si conclude con lo sguardo di Bella che si spalanca su una nuova vita immortale, ai fan della Saga non resta che attendere impazientemente il prossimo ed ultimo capitolo.