P.s. scusate ho visto ora il limite delle 1600 battute, quindi ecco la mia recensione riassunta. Spero l’accettiate comunque!!!!
Credo che la forza del film risieda nel modo in cui il regista ha deciso di trattarlo. Il suo passare da scene semplici e vicine alla realtà di tutti i giorni, ad atmosfere più cupe e soprannaturali, riuscendo comunque a dare una continuità al tutto, non lascia mai allo spettatore il tempo di annoiarsi. A ciò si aggiunge una buona colonna sonora e un’ottima score, affidata a Carter Burwell. Ottima anche la scelta di riprendere melodie di capitoli precedenti; come Flightless bird, american mouth, My love e Bella’s lullaby. Piccole critiche: l’eco troppo insistente delle voci dei lupi, che rende i dialoghi poco comprensibili, e la trasposizione del volto di Mackenzie sul corpo di una neonata, che rende l’effetto finale antinaturalistico. Parlando del cast, ritengo che Kris sia riuscita a rendere bene l’idea del passaggio che Bella affronta e che la allontana “dal regno in cui nessuno muore” per avvicinarla a quello della vita adulta, in cui si è pronti a morire pur di salvare la vita ad un figlio. Credo che la scena del parto e quella in cui Edward tenta in tutti i modi di rianimare Bella siano quelle di maggior impatto emotivo. Per Taylor il momento più espressivo ritengo sia stato quello in cui cade in ginocchio, conscio di aver avuto l’imprinting con la piccola che sta tra le braccia di Rose, vera rivelazione di questo capitolo. Nella scena finale, interessante è stata la scelta di mostrare i ricordi di Bella, che, ad esclusione del momento in cui si rivede tra le braccia di Renèe, sono tutti legati ad Edward; come se prima di incontrarlo lei non fosse vissuta, ma solo “sopravvissuta”, aspettando di trovare chi l’avrebbe fatta rinascere a nuova vita. Una vita in cui l’unita di misura del tempo è l’eternità!
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