The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2: la recensione di Francesca Cremonesi
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The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2: la recensione di Francesca Cremonesi

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2: la recensione di Francesca Cremonesi

“L’epico finale che vivrà per sempre”. È stato pubblicizzato così l’ultimo e attesissimo capitolo della Twilight Saga Breaking Dawn – Parte 2 e possiamo senza ombra di dubbio tranquillizzare i fan: non rimarrete delusi. Dopo quattro lunghi anni cala il sipario su questi film che hanno fatto innamorare migliaia di ragazze e non solo, che hanno incassato cifre esorbitanti ai botteghini, trasformandosi in un fenomeno di proporzioni mondiali. Sarà un addio triste per gli appassionati, mentre sarà un sollievo per gli altri, per chi non ne poteva più di sentire parlare di vampiri, licantropi e amori impossibili.

Ma se di un addio si tratta, è un addio “perfetto”: Bill Condon, anche in questa seconda parte dell’ultimo segmento della Saga (girata però contemporaneamente alla prima parte, uscita lo scorso anno) riesce a ricreare perfettamente il mondo di Stephenie Meyer, senza lasciare nulla al caso. A partire dai titoli di testa fino ai titoli di coda, nella scelta di utilizzare musiche riprese dai capitoli precedenti, il regista è riuscito anche questa volta a tradurre in immagini tutte le parole della scrittrice: la perfezione del cottage dove vanno a vivere Edward e Bella, la prima notte d’amore tra i due vampiri, l’incontro di Bella con l’avvocato di Jasper… Il film è riuscito a non stravolgere l’essenza del libro. E tuttavia Condon, insieme alla sceneggiatrice Melissa Rosemberg e al supporto di Stephenie Meyer, ha deciso di prendersi qualche libertà: prima fra tutte la famosa scena della lotta con i Volturi, che nel libro non avviene, ma che sul grande schermo era necessario creare in modo più dinamico, più violento, forse a volte anche un po’ troppo eccessivo per essere un film pensato per le teenager. L’attesa è inoltre concentrata tutta sulle ultime scene del film: possiamo dirvi, senza spoilerare troppo, che non è un finale “ a sorpresa”, ma nella sua semplicità siamo sicuri farà commuovere le fan e regalerà loro l’epica conclusione che si aspettano e meritano.

Se invece Breaking Dawn – Parte 2 non è un film perfetto, questo dipende dal fatto che cerca di restare fedele al libro nel portare sul grande schermo la crescita sovrumana della piccola Renesmee, utilizzando molta computer grafica, possiamo dire in modo non particolarmente riuscito. Ci si trova davanti a una neonata e poi bimba che sembra quasi una di quelle bambole paurose dei film horror, fino al momento in cui entra in scena la vera Mackenzie Foy, che con il suo dolce faccino riesce a farci dimenticare le scene precedenti. Ovviamente, soprattutto per i fan, Breaking Dawn – Parte 2 non è più innovativo dei predecessori, ma, come già accaduto per la Parte 1, siamo sicuri che riuscirà a soddisfare anche i “palati” più difficili tra coloro che amano la Saga.

Leggi la trama e guarda il trailer del film

Mi piace
La fedeltà al libro e il finale che Bill Condon ha voluto regalare a tutti i fan

Non mi piace
L’uso della computer grafica per ricreare la crescita sovrumana di Renesmee

Consigliato a chi
Agli amanti della saga, a chi ha seguito le avventure di Bella, Edward e Jacob fin dal principio ed è pronto (anche con qualche lacrima) a dire addio a questa saga

Voto: 4/5

 

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