THE WOLF OF WALL STREET

Seconda versione

6.5/10

Il film comincia con un leone che passeggia tra i brokers immersi nel loro lavoro, per poi passare al “lancio del nano” e all’introduzione dello stile di vita e delle ricchezze possedute da Jordan Belfort: una mega villa per cui solo calcolare l’Imu sarebbe impossibile, uno yacht che sembra una città sull’acqua, e soldi , tanti soldi.
Parte subito a 200 all’ora l’ultimo di Scorsese, con Di Caprio broker che nella sua vita vede e vuole solo denaro, droga e sesso, tanto sesso. Non si ferma mai Jordan, appena ottiene qualcosa ne vuole sempre di più, perché l’appetito vien mangiando. E allora ecco le cascate di soldi, di droga (anche scaduta, ma non meno buona) che scorre come un fiume in piena; orge, puttane a destra e sinistra, e chi più ne ha più ne metta.
È un Di Caprio eccezionale, che sa sempre reinventarsi in ogni ruolo. Scorsese col suo film ci fa ridere ( e non ci si aspettava di ridere così) e il ritmo sempre incalzante del film ci immerge nel frenetico mondo dell’agente di borsa (con la cocaina come loro miglior amica).
E che dire di Margot Robbie, sexy bionda moglie di Jordan: è in grado di “risollevare” qualsiasi indice di borsa, anche quello più in difficoltà (chiedete a Donnie e a sua moglie); tutto ha un prezzo però, anche la ricchezza.
A impreziosire il tutto, l’apparizione di McConaughey che sembra far capolino per ricordare a Di Caprio: “quest anno l’Oscar di miglior attore lo vinco io”. Nonostante questo Di Caprio. Ci penserà la bella Robbie a “risollevargli” il morale.