Hugo Cabret è una perla da far vedere e rivedere a uomini, donne e bambini di tutte le età, è un film pieno di metafore e di una bellezza visiva impressionante, prima ancora Shutter Island, thriller incredibile di una potenza a dir poco atterrante, ancora prima altri immensi capolavori che non stiamo a citare perchè se no ci perderemo in ore e ore di immensi tributi ad un regista che nonostante abbia superato i settant’anni e abbia già scritto la storia del cinema, riesce sempre ad essere al passo coi tempi, innovativo nel suo modo di fare cinema, geniale, completo e semplicemente Martin Scorsese come sempre.
E’ meglio Pulp Fiction o Shining, Quarto Potere o 2001, The Departed o The Wolf of Wall Street? Ci sono capolavori nella storia del cinema non confrontabili fra loro oggettivamente, sicuramente confrontabili ognuno nella propria categoria di appartenenza, ma se fra due capolavori di genere diverso uno dei due vince, vince solo grazie alla soggettività delle persone e al loro approccio sentimentale con quest’ultimi. Faccio tutto questo discorso perchè andando a vedere The Wolf of Wall Street ho sentito in giro gente che gridava al capolavoro (e siamo d’accordo), ma sopratutto parlava del miglior film di Martin Scorsese, cosa che a mio parere ci vuole un pò di coraggio a dire perchè semplicemente all’apice dei capolavori il confonto tra essi non esiste. Piuttosto siamo tutti d’accordo che è uno dei migliori film di Scorsese, e dopo questa partentesi iniziale dirò la mia sull’opera.
Uno Scorsese molto diverso da quello che conoscevamo già in precedenza, pazzo più del solito, con dei movimenti di camera incredibili a voler rappresentare la giungla della borsa e l’altezza dei ricchi. Forse il film di Scorsese più inaspettato degli ultimi anni, una commedia tutto sommato, una commedia che sembra quasi sfiorare atteggiamenti e azioni Pulp. Raramente ho vissuto al cinema delle emozioni come le ho vissute per The Wolf of Wall Street, 179 minuti di pura e autentica classe. Scorsese prende una storia vera e la basa su tre cose: droga, sesso e soldi ampliando in modo gigantesco il tutto facendo di The Wolf of Wall Street un film da un ritmo adrenalinico e un’epopea originale.
Scorsese insieme all’azzeccatissimo duetto Leonardo DiCaprio – Johan Hill scaraventa lo spettatore fin dal primo secondo dentro il film, e chi guarda non guarda il film, lo vive completamente per ben tre ore senza uscirne mai, e tutto questo grazie agli attori, ai dialoghi e all’incredibile imprevedibilità delle scene. The Wolf of Wall Street è un film che osa molto, moltissimo, non solo con numerosissime scene di nudo e i 506 fuck (Record), ma anche con dei paragoni a dir poco esaltanti e esilaranti come ad esempio quello tra la cocaina e gli spinaci del cartone Popeye. Assolutamente una delle migliori scene del film quella della paralisi dei due protagonisti dopo essersi drogati, che a tratti ricorda Pulp Fiction in certi suoi modi di essere, solo quella scena vale tutto il prezzo del biglietto perchè lo spettatore sta male a vederla, soffoca con Hill, personalmente stavo vomitando la coca-cola da quanto ero immerso nel film, semplicemente indimenticabile. E in tutto ciò la regia di Scorsese è un pò pazza, cambia stile e movimenti ogni volta che il protagonista stesso cambia, rellenty perfetti, veramente la migliore che si potesse pretendere. La sceneggiatura di Terence Winter è ottima, la narrazione perfetta, si rischia di ridere per tutte tre le ore.
Interpretazioni: Dopo le mille ingiustizie da parte dell’Academy a Leonardo DiCaprio (a mio parere), quì Leo ci regala un’altra delle sue migliori interpretazioni di sempre, è il punto cardinale di tutto il film, il suo Jordan Belfort è intenso e perfetto, inizia la scalata da novellino fino ad arrivare ad un ricco e carismatico broker truffatore dipendente dalla droga e da molto altro. Mimica facciale e movimenti da migliore attore sulla faccia della terra (grande conferma). Golden Globe vinto, alla Nomination all’Oscar ci è arrivato, ma se non dovesse vincerlo sarebbe davvero una enorme ingiustizia, se lo merita veramente tanto, non solo per questa enorme interpretazione ma anche per tutte le altre che ha fatto nel corso degli anni, l’altro vero concorrente è il grande (anche quì) Matthew McConaughey, che sembra abbia fatto un’interpretazione straordinaria in Dallas Buyers Club… Ma io lo darei proprio per principio a Leo per tutto quello che ha fatto.
Johan Hill, spalla spettacolare di DiCaprio, la coppia funziona egregiamente, è un’attore che stimo parecchio, nominato anche lui all’Oscar, staremo a vedere.
Margot Robbie, classe 1990, uno dei suoi primi film questo, è in parte, per il ruolo che ha è perfetta.
Matthew McConaughey, piccola apparizione iniziale, sta diventando un grande attore, a pranzo con il Jordan novellino ruba la scena a DiCaprio per pochi minuti e fa un inno (che si sente anche nei titoli di coda) che diventerà storia, il suo personaggio è un’anticipazione di quello che diventerà poi Belfort.
Ho sentito dire da molti che il finale non è dei migliori perchè Scorsese non condanna il protagonista veramente, alla fine in effetti lo ritroviamo che sta bene iniziando una nuova carriera, ma io non sono molto d’accordo, secondo me Scorsese lo condanna sotto il profilo familiare, prima di mandarlo in prigione, con la scena del litigio e divorzio dalla moglie e quindi la sua imminente separazione anche dalla figlia. Penso che nella scena finale del seminario Jordan Belfort lo ritroviamo con quel carattere e con quel modo di fare che aveva prima di andare in prigione perchè lui non aveva solo rubato o truffato, come dimostra la scene delle sue dimissioni (che poi non si dimette), lui aveva passione nel suo lavoro (giusto o sbagliato che sia) e quindi che i soldi li abbia o non li abbia ormai lui è quello, il suo carattere è quello (mi ricorda a grandi linee il finale di Breaking Bad).
Che dire, è un’opera cinematografica pazzesca, spero vinca agli Oscar (almeno DiCaprio), la concorrenza è molta ma The Wolf of Wall Street è un Capolavoro… Vendimi questa Penna.
Voto al film: 9 /10 – Capolavoro
GianlucaLazzarin.COM
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