Ombre sinistre, oscuri segreti, inquietanti scricchiolii, possessioni, bambole dai volti demoniaci, carillon dalle spettrali melodie, drammatici e violenti incidenti non accidentali, fantasmi a caccia di vendetta, un’antica maledizione. E soprattutto una casa infestata. In The Woman in Black, non manca nessuno dei più classici ingredienti del racconto gotico, in questo caso mutuati in gran parte dalle atmosfere già presenti nel romanzo La donna in nero di Susan Hill sul quale è basato. Elementi che rappresentano anche la chiave della stragrande maggioranza dei film che hanno fatto la storia e la fama della casa di produzione, la Hammer Film Production, che fin dagli anni Trenta costituì il contraltare europeo alla “Casa dei Mostri Universal”. Il regista James Watkins (che già si è fatto notare con un altro film dell’orrore, Eden Lake) ha avuto dunque ispirazione e strada spianate, anche grazie al protagonista del film, la star di Harry Potter Daniel Radcliffe, che per allontanarsi da Hogwarts senza traumatizzare le migliaia di suoi fan in tutto il mondo ha scelto comunque la via del sovrannaturale. Con toni, tuttavia, decisamente più dark rispetto a quelli dell’eterna lotta tra il maghetto e il suo avversario Voldemort.
L’inedita prova per il giovane attore è ampiamente superata, merito anche del training d’alta scuola sull’applauditissimo palco di Broadway nel musical How to Succeed in Business Without Really Trying, dove ha già dimostrato di non avere bisogno della bacchetta magica per recitare, sfoggiando doti da attore a 360°.
Qui, nelle vesti di un tormentato padre vedovo dell’Inghilterra vittoriana, e di professione avvocato, Radcliffe/Arthur Kipps viene incaricato di occuparsi della vendita della villa di una cliente deceduta in uno sperduto villaggio della costa. L’accoglienza in paese non sarà delle migliori. I locali, infatti, sono convinti che il legale abbia risvegliato un mostro e la sua antica maledizione: lo stesso Kipps sarà vittima di una serie di inquietanti eventi, che metteranno a dura prova anche la sua mente razionale…
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Mi piace
Le atmosfere horror/gotiche che da Poe in avanti non hanno mai smesso di appassionare e spaventare lettori e spettatori. E mai lo faranno.
Non mi piace
Il doppio finale. La chiusura è netta e palpabile. Peccato, davvero, per quell’epilogo in più, completamente fuori luogo! Non a caso, di questa aggiunta gratuita nel libro non vi è traccia.
Consigliato a chi
Non vuole perdersi il secondo battesimo cinematografico di Daniel Radcliffe, ormai lontano da Hogwarts. E a chi ha sempre sospettato che quell’ombra nera, vista con la coda dell’occhio in un angolo della stanza, potesse essere in realtà qualcosa di ben più sinistro.
Voto
3/5