Accolto con successo all’ultimo Festival di Cannes (in particolare alla Quinzaine), nelle prime due settimane di programmazione in patria ha raccolto più di 7 milioni di euro e ora arriva nelle sale italiane il nuovo successo francese Tutto sua madre, commedia scritta, diretta e interpretata da Guillaume Gallienne, che prima di diventare un film è stata una pièce teatrale di successo (dove Guillaume portava in scena tutti i personaggi). Il film, il cui titolo originale è Les garçons et Guillaume, à table!, prende spunto dalla vera infanzia del regista/protagonista: era infatti questa la frase con cui la madre lo chiamava per sedersi a tavola insieme ai due fratelli, sottolineandone in qualche modo la differenza. Il titolo italiano risulta forse meno incisivo ma riesce a rappresentare a pieno il senso della pellicola, che racconta la storia di un ragazzo che, a causa di modi di fare non molto mascolini, viene creduto da tutti, famiglia compresa, omosessuale. E per restare unico agli occhi della madre, elegante e annoiata signora dell’alta borghesia parigina (interpretata splendidamente sul grande schermo sempre da Gallienne), che ama alla follia, Guillaume piano piano si convincerà di essere una donna, iniziando a imitare la madre stessa, assumendone la voce, i gesti. Nemmeno lui, per la verità, è certo della propria sessualità, sino a quando non incontrerà la donna che gli cambierà la vita…
Tutto sua madre è un film che riesce benissimo a mixare cinema e teatro, dramma e commedia, grazie alla splendida interpretazione di Guillaume Gallienne che porta egregiamente sul grande schermo il doppio ruolo di madre e figlio, sdoppiamento che riflette la personalità del protagonista che è alla base della storia e che non scade mai nella semplice “mascherata”. Il ritmo è sostenuto grazie ai tantissimi cambiamenti di location, che ci portano a scoprire la vita del protagonista in diverse situazioni in cui è sempre impegnato a destreggiarsi. In questa storia nulla accade come ci si aspetterebbe, è una commedia ritmata in cui i dialoghi si fondono l’un l’altro e le situazioni sono sempre concatenate. Nell’ostinazione di essere prima una donna, poi un omosessuale, per diventare ciò che ci si aspetta da lui, il nostro personaggio si trova a vivere situazioni delicate ma anche molto divertenti: così, dopo aver cercato in tutti i modi di essere sua madre, sua zia, sua nonna, la principessa Sissi, tra il soggiorno nel collegio francese e l’incursione in un locale per soli uomini, si troverà a cercare l’origine della sua incertezza. Il film è in grado di coinvolgere senza sosta, unendo in modo sapiente all’umorismo anche la riflessione, che riguarda l’accettazione di quello che si è in tutte le sue forme, finendo in ultimo per diventare una vera e propria dichiarazione d’amore per tutte le donne.
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Mi piace
Il perfetto equilibrio tra commedia e un pizzico di dramma, la recitazione e la messa in scena
Non mi piace
Una conclusione forse un po’ troppo frettolosa
Consigliato a chi
Vuole godersi una bella commedia francese che però fa riflettere su temi sempre attuali
Voto
4/5