X-Men: L'Inizio: la recensione di Frenck Coppola
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X-Men: L’Inizio: la recensione di Frenck Coppola

X-Men: L’Inizio: la recensione di Frenck Coppola

Serata dedicata al mondo dei cinecomics con il prequel della storica trilogia cinematografica degli X-Men dal titolo First Class oppure col titolo meno rappresentativo made in Italy L’Inizio, dopo le origini che hanno visto la nascita di uno dei membri più amati dai fan, Wolverine nel 2009, si passa all’effettiva nascita del gruppo di mutanti e della loro presentazione al mondo degli umani avvenuta nell’arco temporale del secondo dopoguerra con la storica guerra fredda tra le due superpotenze Usa e Unione Sovietica.
Nonostante la difficoltà di narrare e portare al cinema un progetto cosi vasto e delicato come la genesi degli X-Men, il regista Mattew Vaughn non sfigura e dimostra di avere un’ottima qualità nel descrivere minuziosamente i fatti senza cadere mai in banalismo o momenti creati semplicemente per l’intrattenimento puro e semplice, la storia ben strutturata da lui e dal gruppo di sceneggiatori ingaggiati per il progetto ha zoppicato però nella prima metà del film, tanto da rendere un pò troppo lascivo il momento del reclutamento dei vari mutanti che formeranno successivamente la First Class, ottima invece la tessitura nella trama nella seconda parte con un crescendo di emozioni legato principalmente al rapporto tra Xavier e Erik (Professor X e Magneto) , spettacolare ed molto emotivo il finale da scoprire e gustarsi tutto d’un fiato.

Un’encomio va senza dubbio al giovane, ma di talento cast formato dal cosidetto nuovo che avanza ad Hollywood, su tutti brillano e non è una novità James McAvoy e Michael Fassbender, i due sembrano avere un feeling particolare tanto da dare una sicura marcia in più ad una storia che altrimenti vedrebbe poca emozione e tanto action al servizio del pubblico pagante, ottime le interpretazioni di attori del calibro di Nicholas Hoult, Jennifer Lawrence, January Jones, loro sono davvero il futuro di Hollywood e di sicuro ne sentiremo molto sul loro conto, buona la scelta della produzione di dare il volto di Kevin Bacon al villain di turno, un cattivo storico ad un’attore che ha fatto la storia del cinema con i ruoli non propriamente da buono, deludente invece la presenza nel cast di Oliver Platt, troppo limitata per un buon attore come lui, da apprezzare la sorpresa di Huck Jackman con un piccolo cameo e non vi dico a che punto del film la troverete, veraemente azzeccata.
Dal punto di vista tecnico c’è invece poco da dire, il sonoro perfetto, mentre per gli effetti speciali, beh ci si aspettava molto di più, ma va bene cosi, alla fine in questo X-Men: L’Inizio doveva prevalere più che l’azione l’aspetto emotivo di un gruppo di ragazzi che scopre di essere diverso dal resto del mondo e che vuole cercare di farsi accettare una frangia e dominare l’altra, perciò si è pensato a limitare l’azione ai minimi termini per il suo genere dando però a quei pochi attimi di spettacolarità una buona tenuta negli effetti speciali tanto da meritarsi un plauso sempre nel finale, parte del film a mio parere migliore di tutte e due le ore di visione.

Una piccola parentesi è da fare sulla scelta di regista e sceneggiatori di sfruttare molto la mitologia dei personaggi e i veri riferimenti storici, unirli e sfruttarli tanto da regalare ai fumetti una valenza più che realistica, i campi di concentramento tedeschi della seconda guerra mondiale, la guerra fredda, alcune scene reali sono ben inserite nel contesto tanto da dare una certa concretezza narrativa, in conclusione si può dire che X-Men: L’inizio sia un’ottimo film ricco di spunti interessanti e racconti ben intrecciati e collegati alla trilogia prodotta da Bryan Singer negli ultimi anni, perciò credo di poterlo consigliare sia agli amanti dei fumetti che di sicuro non saranno delusi, sia a coloro che semplicemente hanno amato i tre precedenti capitoli dedicati ai simpatici mutanti della Marvel e perchè no, anche a chi non conosce la vera essenza del prodotto, perchè alla fine il film tocca molti punti di interesse, come action, sentimento e storicità, perciò buona visione.

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