“Tutti invecchiano, ma non tutti crescono”.
Questo è il motto di tutto il film e mai frase fu più azzeccata. Perchè oltre ad essere una descrizione che ben si addice alla protagonista della storia, è un concetto che è applicabile a molte persone anche nella vita di tutti i giorni.
“Young Adult” è un film che nella sua malinconia, a tratti tragi-comica, fa pensare e riflettere.
Mavis, all’epoca del liceo, era fra le ragazze più famose della scuola, ma anche fra le più odiate per la sua fama e per il suo comportamento altezzoso.
Ora però sono passati diversi anni e Mavis si ritrova ad essere una scrittrice divorziata che non sa più che fare della sua vita.
Un giorno si mette a ripensare ai suoi anni da adolescente e decide che ciò che fa per lei è la sua vecchia fiamma, Bobby. Così torna nel suo paesino di origine e cerca in tutti i modi di riconquistarlo, sebbene lui sia felicemente sposato e con una piccola bimba nata da poco.
Tutto questo percorso la porterà a rendersi finalmente conto di essere diventata una psicopatica senza uno scopo nella vita. Ma come sempre accade, quando si affronta di petto la verità, questo serve solo ad aiutarci ad andare avanti…e in questo caso le è servito a crescere.
Da quel momento infatti Mavis riesce finalmente a concludere l’ultimo romanzo della sua collana e il finale, che in un primo momento sembra spoglio, ci fa invece capire che anche per lei è arrivato il momento di diventare adulta.
Questo film affronta diverse tematiche sociali, quali il rapporto con i genitori, la pazzia, la crescita, la maturità, i rapporti interpersonali e via dicendo, che ognuno di noi potrebbe ritrovare in se stesso.
E’ una pellicola che non presenta caratteristiche o particolari innovativi, non ci sono infatti grandi sorprese o colpi di scena. Fin dall’inizio il finale è bene o male prevedibile.
Ma ciò che rende – come sempre, oserei dire – soddisfatti di aver visionato il film, è l’interpretazione di Charlize Theron. Bella come sempre, anche nei momenti in cui è più trasandata, riesce ad infondere un grande spessore al suo personaggio, che magari interpretato da qualcun’altro sarebbe passato inosservato e sarebbe anche apparso forse antipatico, mettendo in secondo piano tutte le sfaccettature che la caratterizzano.
Quindi, in conclusione, consiglierei questo film a coloro a cui piacciono i film che danno spunti di riflessione, sebbene non siano particolarmente coinvolgenti dal punto di vista degli effetti, e per chi è fan della Theron e delle sue grandiose doti di attrice.
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