Zoolander 2 esce dopo ben 15 anni dal cult che ci ha fatto amare i belli belli in modo assurdo Derek e Hansel; vuoi il Dna, vuoi la magia di Hollywood, Stiller e Wilson in Zoolander sono ancora credibili nella parte, ma la risata latita.
E dire che nella storia un minimo di impegno c’è (e il ritorno di Mugatu è garantito), il senso dei tempi che cambiano per i due modelli ormai d’annata è a tratti ben trasmesso, ma la realtà è che poche gag sono davvero divertenti, per giunta quasi tutte giocate durante i trailer.
È un peccato; l’hype c’era e la campagna promozionale è stata a dir poco brillante, ma tolto una morte eccellente, un fake spot geniale e qualche picco di stupidità di Derek, resta solo una carrellata di comparse, tutte più o meno forzate: tra la Sarandon che appare giusto il tempo per autocitarsi e un Sutherland incinto, i tempi comici sono da corto.
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