Dopo le polemiche degli ultimi giorni, seguite al ricovero di una bambina per un’infezione oculare dopo la visione di Alice in Wonderland 3D, il ministro della salute ha firmato la circolare che consiglia l’impiego di dispositivi 3D usa e getta vietando quelli che vengono disinfettati e riciclati al pubblico dello spettacolo successivo (scopri i diversi tipi di occhialini). Anec e Anem, le associazioni che rappresentano gli esercenti cinematografici italiani, hanno immediatamente espresso «fortissima preoccupazione» in merito alle polemiche, dichiarando che la situazione è frutto di «una vera e propria campagna di ingiustificato allarmismo e di non corretta informazione». Mentre Giuseppe Corrado, presidente e amministratore delegato diThe Space Cinema (risultato dell’unione fra Medusa Multicinema e Warner Village Cinema), ha evidenziato che «L’Italia è l’unico Paese in cui ci sono problemi per gli occhiali 3D».
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