La miglior commedia italiana del genere I soliti ignoti e una comicità surreale alla fratelli Coen. Queste le premesse del nuovo film di Lucio Pellegrini che, accantonato (almeno per il momento) il progetto di un biopic su Luigi Tenco, scommette su una commedia «un po’ folle» che strizza l’occhio a Monicelli (appunto). Protagonisti un precario “cronico” (Favino), un giovane portuale di Marghera (Volo), un ricercatore universitario che per sopravvivere fa il pizzaiolo (Battiston), un’insicura giornalista tv (Pandolfi) e un ex carcerato (Sassanelli): tutti personaggi delusi dalla vita e con una forte avversione verso la politica («ciò che li accomuna è proprio la difficoltà a riconoscersi nella “cosa pubblica”») che si improvvisano rapitori, con tutti gli equivoci e gli scambi di persona del caso. «Si sentono esclusi e non trovano altri mezzi per reagire che organizzare un’azione criminale, senza nemmeno esserne capaci» ha dichiarato il regista. Una storia che guarda al passato cinematografico, ma indubbiamente prende spunto dal presente socio-politico.
Regia: Lucio Pellegrini
Interpreti: Pierfrancesco Favino, Giuseppe Battiston, Fabio Volo, Claudia Pandolfi, Paolo Sassanelli, Giorgio Tirabassi
Trama: Cinque persone, deluse dalla vita, decidono di passare all’azione e rapire un ministro…
Online: www.warnerbros.it
La scheda è pubblicata su Best Movie di ottobre a pag. 106
© RIPRODUZIONE RISERVATA