Quale modo migliore per cominciare il nostro countdown se non scegliendo la nostra morte preferita tra quelle perpetrate dal Tristo Mietitore nella saga di Final Destination? La nostra scelta ricade sul quarto capitolo, l’ultimo che abbiamo visto in Italia (per ora) nonché il primo in 3D. Tra pezzi di lamiera che volano verso lo schermo e vasche da bagno assassine, la palma di miglior omicidio va però a quello di Hunt (Nick Zano), che rimane intrappolato con il didietro incollato al fondo di una piscina. Proprio sopra al bocchettone che aspira l’acqua per depurarla. E viene letteralmente “svuotato” dall’interno (peraltro un’idea già avuta dallo scrittore americano Chuck Palahniuk nel suo Cavie).
Ah, mettiamo le mani avanti: se volete obiettare che «la Morte non è un personaggio» ricordatevi che in più di un episodio della saga (non vi diciamo quali, scopritelo voi!) compare eccome, sotto forma di ombra…
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