Cinema ad effetto – Puntata 17: “I “difetti speciali” dello squalo di Spielberg
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Cinema ad effetto – Puntata 17: “I “difetti speciali” dello squalo di Spielberg

Nel 1975 nei cinema entrano i denti affilati del pescione protagonista del film di Steven Spielberg. Un animatrone lungo 7 metri in cui nessuno voleva credere e che alla fine riuscì a prendere il largo…

Cinema ad effetto – Puntata 17: “I “difetti speciali” dello squalo di Spielberg

Nel 1975 nei cinema entrano i denti affilati del pescione protagonista del film di Steven Spielberg. Un animatrone lungo 7 metri in cui nessuno voleva credere e che alla fine riuscì a prendere il largo…

Oggi pubblichiamo la diciassettesima puntata del nostro approfondimento sulla storia degli Effetti speciali al cinema, con cui ripercorriamo alcuni dei momenti più memorabili passati per il grande schermo.

Dopo essere stati spediti in orbita da Stanley Kubrik con 2001: Odissea nello spazio, gli spettatori di tutto il mondo fecero ritorno sulla Terra chiamati all’appello da Steven Spielberg e dal suo Jaws, tradotto in italiano con Lo squalo.  Un animatrone lungo oltre 7 metri che mise a rischio la carriera (ancora agli esordi) del regista e di tutti i suoi collaboratori. A cominciare da Bob Mattey che aveva già dato vita a un altro mostro marino: il calamaro gigante di 20.000 leghe sotto i mari e che per questo film realizzò tre squali meccanici: un modello intero per le riprese subacquee e quelle in cui l’animale si muoveva a fior d’acqua e due per girare da destra o da sinistra, con un lato completamente cavo per ospitare i meccanismi. Una curiosità è che Spielberg utilizzò l’effetto Vertigo (inventato da Hitchcock e di cui vi avevamo parlato qui) per la scena n cui il capo della polizia Brody (Roy Scheider) assiste all’attacco dello squalo sulla spiaggia. Se oggi tutti sappiamo che il film fu un successo strepitoso, al tempo delle riprese la riuscita del progetto fu costantemente messa in discussione proprio per le enormi difficoltà incontrate nel far funzionare il bestione meccanico. Difficoltà tali da far scherzosamente ribattezzare da Spielberg il reparto “difetti speciali”. Ma a dimostrazione del fatto che solo i coraggiosi (o gli irresponsabili?) compiono impensabili passi avanti, Spielberg e la sua troupe non si curarono di chi definiva “assurda la loro impresa” (persino la Disney disse loro che ci sarebbero voluti anni per mettere a punto il loro squalo) e non si scoraggiarono nemmeno quando al collaudo il pescione colò a picco sul fondale del’Oceano. Il film, seppur tra inenarrabili peripezie, arrivò in sala e divenne un enorme successo che diede origine anche a 3 seguiti. Se oggi è difficile farsi spaventare dai movimenti meccanici dell’animatrone di Spielberg, certamente nel 1975, quando uscì nei cinema, Lo squalo riuscì nel pieno intento di far sgranare gli occhi agli spettatori e farli sobbalzare sulle sedie…

Lo squalo – Trailer originale

Domani tornate a trovarci per la diciassettesima puntata di Cinema ad effetto ” Dalla galassia arriva Guerre stellari”

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