Pubblichiamo gli estratti del pressbook ufficiale del film.
Se i Volturi, assieme al loro mondo esotico, sono stati ricreati per mezzo di procedimenti artigianali, dall’altro lato, la loro nemesi, i licantropi dell’antica tribù dei Quileute, sono stati ideati per mezzo della moderna tecnologia del 21° secolo. “Una delle novità più importanti nel mondo di New Moon sono i personaggi in CG”, spiega il produttore Wyck Godfrey. “La CG era l’unico modo attraverso il quale potevamo creare i lupi giganti che Stephenie ha descritto nei suoi libri”.
Weitz ha assoldato come supervisore degli effetti speciali Susan MacLeod, con la quale aveva già lavorato in La Bussola D’Oro. “Andavamo molto d’accordo”, spiega Susan. “Quando mi ha chiesto se ero interessata a questo progetto ho risposto immediatamente di sì. I lupi probabilmente sono la cosa più sexy di tutta la sceneggiatura”.
I Tippett Studio, fondati dal pioniere degli effetti speciali Phil Tippett, si sono occupati di creare i lupi del film. “Eravamo eccitati all’idea di poter decidere quale sarebbe stato l’aspetto dei lupi nel corso di tutta la saga”, dice MacLeod. “Abbiamo cercato di rimanere molto fedeli alle descrizioni del libro. Sebbene siano dei licantropi, non rappresentano il classico stereotipo di creature bipedi a cui, durante la trasformazione, iniziano a spuntare i peli, prima dalla punta delle dita e poi dalla faccia. I nostri lupi subiscono una trasformazione molto più elegante e poi hanno quattro zampe”.
“Chiunque abbia letto il libro e si sia innamorato del Team Jacob muore dalla voglia di vedere quale sarà il loro aspetto”, continua MacLeod. “Non è animazione, sembrano proprio dei lupi veri. Abbiamo iniziato facendo uno scanner in CG degli attori prima delle riprese, in questo modo avevamo la possibilità di trasformarli nel bel mezzo delle riprese”.
Il processo di scannerizzazione si è rivelato sorprendentemente semplice, almeno per gli attori. “Mi aspettavo di dover indossare una tuta verde con degli spinotti attaccati per tutto il corpo”, dice Alex Meraz, che interpreta il personaggio di Paul. “Invece mi hanno messo in piedi su una pedana di fronte ad un grosso macchinario che si è sollevato e poi si è riabbassato su di me. Tutto qui. Riuscivo a vedere il monitor: una scansione perfetta del mio corpo era già apparsa sullo schermo. Sono rimasto senza parole: è stato velocissimo. Il modo migliore per descrivere la trasformazione è il popcorn, perché proprio come il popcorn il lupo appare all’improvviso”.
Ma per il team degli effetti speciali questo è stato solo l’inizio. “Abbiamo ideato i lupi completamente al computer”, spiega MacLeod. “Abbiamo iniziato dal sistema scheletrico, con articolazioni movibili. Poi abbiamo creato dei muscoli flessibili. E in seguito abbiamo aggiunto uno strato di pelle e di pelo. Volevamo che sembrassero e agissero come dei veri lupi, senza alcun tipo di qualità antropomorfica”.
“I ragazzi dei Tippett Studio sono andati in visita in una vera riserva di lupi”, spiega. “Li hanno ripresi, ed hanno fatto diverse ricerche su Internet. I lupi sono degli animali affascinanti, perciò non è affatto noioso studiarli per ore nei filmati”.
Per fornire agli attori un punto di riferimento durante le riprese, il regista ha utilizzato delle controfigure di diverse dimensioni. “Alcune di esse erano dei veri e propri manichini tridimensionali”, spiega MacLeod. “Altri erano dei sagomati, erano più resistenti e potevano essere posizionati in modo da ottenere delle sequenze ben allineate. Utilizzavamo anche delle sagome che in seguito gli animatori avrebbero usato come punto di riferimento per posizionare i lupi. Abbiamo anche utilizzato delle pellicce, che sono state utili successivamente, per illuminare i lupi in CG”.
Torna all’indice del pressbook
Visita la sezione Twilight Saga
© RIPRODUZIONE RISERVATA