Il leggendario eroe britannico, che “rubava ai ricchi per dare ai poveri” tornerà sul grande schermo il 12 maggio con il nuovo film di Ridley Scott, Robin Hood. Una nuova trasposizione cinematografica del mito, che cercherà di far luce e dare un’origine al personaggio. Con lo speciale Robin Hood, i film che hanno rifatto la leggenda ripercorriamo le trasposizioni cinematografiche più memorabili del mito. Ecco la sesta puntata…
Nel 1991 escono ben due pellicole sull’eroe di Sherwood: Robin Hood: Principe dei ladri e Robin Hood – La leggenda. Quest’ultimo, che affronteremo nel dettaglio domani, negli Usa esce direttamente in tv e in videocassetta. Il primo, prodotto da Warner Bros. Pictures e Morgan Creek Productions, costa circa 48 milioni di dollari e ne incassa nel mondo circa 390. E vede il ritorno di una coppia già collaudata nel film Fandango (1985), ovvero il regista Kevin Reynolds e l’attore Kevin Costner (reduce dall’acclamato e pluripremiato – tra cui sette Oscar – Balla coi lupi), che qui veste i panni del “principe dei ladri”. Con qualche anno e qualche chilo in più rispetto alla tradizione.
Il film in pillole
L’età di Robin (che abbiamo visto invecchiato anche nella trasposizione con protagonista Sean Connery) non è l’unico elemento di distinzione di questa pellicola. Innanzitutto Kevin Reynolds e il suo staff di sceneggiatori (Pen Densham e John Watson) hanno eclissato la figura del principe Giovanni, concentrandosi su un altro celebre nemico, lo sceriffo di Nottingham, interpretato da un bravissimo Alan Rickman (che grazie al physique du rôle, sarà successivamente uno dei “cattivi” più popolari della storia del cinema: Severus Piton nella saga di Harry Potter). Lo sceriffo e i suoi scagnozzi – tra cui il cugino Guy di Gisborne (Michael Wincott) e una perfida megera Mortianna (Geraldine McEwan) – stanno piegando l’Inghilterra a loro piacimento, vessando il popolo in assenza di Re Riccardo (Sean Connery), impegnato nelle crociate. Il nobile Robin di Locksley (Costner) è uno dei seguaci del sovrano, che però finisce imprigionato in Terra Santa. Riesce a liberarsi e a tornare in Patria con l’aiuto di un moro Azeem (Morgan Freeman), che lo segue nel suo viaggio. Al suo arrivo il guerriero, però, scoprirà che il suo castello è solo un rudere, suo padre è stato ucciso dagli uomini dello sceriffo e al suo servo Duncan (Walter Sparrow) sono stati cavati gli occhi. Per evitare la stessa sorte, Robin cerca rifugio nella foresta di Sherwood dove, dopo uno scontro, diventa amico di Little John (Nick Brimble) e del suo gruppo di “lestofanti”. Il gruppo, dopo essere stato debitamente addestrato, si unirà a Robin nella lotta contro lo sceriffo per riportare la giustizia in Inghilterra. Nel frattempo, l’arciere dovrà proteggere anche Lady Marian (Mary Elizabeth Mastrantonio) dalle attenzioni dello sceriffo. La donna, sorella di un amico di Robin morto in Terra Santa, appartiene alla famiglia reale: sposandola, lo sceriffo diventerebbe il legittimo erede al trono vacante d’Inghilterra. Durante la lotta, Robin scopre anche di avere un fratellastro, Will Scarlet (Christian Slater).
Curiosità
Gli elementi “originali” di questa trasposizione verranno saccheggiati da Mel Brooks per la sua popolare parodia sull’eroe leggendario, Robin Hood: Un uomo in calzamaglia, del 1993 (di cui vi parleremo dopodomani). L’interpretazione di Kevin Costner non ricevette un’accoglienza unanime della critica e per il ruolo l’attore si aggiudicò il Razzie Award (Pernacchia d’oro) come Peggior protagonista. Mentre suo fratello sul grande schermo, Christian Slater, ottenne la nomination come Peggior non protagonista. Evidentemente Costner presentiva che il Razzie era in agguato e si dice che abbia fatto eliminare diverse scene con protagonista il villain Alan Rickman per timore di venire oscurato. Nonostante i “trucchi” di Costner, Rickman riuscì a ottenere il BAFTA (l’Oscar inglese) come Miglior attore non protagonista. Il film omaggia Robin e Marian, la versione della leggenda interpretata da Sean Connery, che qui compare in un cameo nei panni di Re Riccardo. Il film viene ricordato anche per la colonna sonora: Everything I Do I Do It for You di Bryan Adams ricevette una nomination agli Oscar come Miglior canzone originale e vinse il titolo agli Mtv Movie Awards. L’attrice che interpreta la strega Mortianna (Geraldine McEwan) è stata a lungo il volto di Miss Murple nell’omonima serie tv.
Sotto la locandina e due immagini del film:
Michael Wincott e Alan Rickman
Mary Elizabeth Mastrantonio e Kevin Costner
Sotto Kevin Costner-Robin incita il popolo alla rivolta contro lo sceriffo tiranno:
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