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Tra i remake dei film di Hitchcock realizzati da altri registi, vale la pena ricordarne soprattutto alcuni, esemplificativi per le loro caratteristiche e per la storia che li accompagna.
Il primo caso emblematico è Psycho (1998) di Gus Van Sant, che rifà il trucco all’omonimo cult del 1960 e arriva dopo la bellezza di ben tre sequel: Psycho I, Psycho II e Psycho III. La particolarità del film di Van Sant sta nell’omaggio tributato al maestro tramite l’ultilizzo dello shot-for-shot: il remake infatti è talmente fedele all’originale, da riprodurne esattamente inquadrature e montaggio. Poche, ma fondamentali le variatio: lo spostamento temporale (dal 1960 al 1998), l’intervento del colore e l’esplicitazione di alcuni elementi che erano in precedenza solo stati suggeriti, come la scena della masturbazione di Norman (Vince Vaughn) che spia Marion (Anne Heche) mentre si spoglia. La trovata della riproduzione ultra fedele non ottiene però l’approvazione del pubblico: costato circa 25 milioni di dollari, il film ne incassa solo 21,3.
Ecco il trailer di Psycho del 1960:
Ecco il trailer di Psycho di Gus Van Sant:
Nel cast Psycho, tuttavia troviamo anche la futura star de Il signore degli anelli Viggo Mortensen, che lo stesso anno viene scritturato per il ruolo dell’amante-sicario in Delitto perfetto di Andrew Davis, remake de Il delitto perfetto (1954), dove la coppia di protagonisti è interpretata da Gwyneth Paltrow (che nel 1998 è anche la protagonista del pluripremiato Shakespeare in Love, che la porta dritta dritta verso l’Oscar), per ricoprire il ruolo che fu della mitica Grace Kelly, e da Michael Douglas. Per rispolverare il capolavoro sotto una nuova luce, il regista apporta qualche modifica alla trama, spostando l’azione da Londra a New York e dando maggiore spessore alla protagonista femminile, alla quale affida la “risoluzione” del caso. (continua)