Le lightcycles (motociclette luminescenti) sono una parte importante e vitale della mitologia di TRON. Uno dei progettisti che ha lavorato ai nuovi ed eleganti modelli di TRON: Legacy è Daniel Simon, un disegnatore esperto della Bugatti, che ha iniziato il lavoro partendo dagli schizzi originali di Syd Mead, l’ideatore delle motociclette del primo film. Simon parla delle sfide: “Le lightcycles formano un unico oggetto con il pilota. I caschi e il corpo divengono parte integrante del design pur essendoci la necessità di avere libertà di movimento. Tutto ciò non esiste e bisogna iniziare da zero”.
Aggiunge ancora Simon, “Le lightcycles sono generate da dei bastoni per cui ho dovuto modellare le parti interne, come le viti e il cambio, in grado di trasformarsi nelle animazioni all’interno del dominio digitale. È stato interessante poter sviluppare la forma di un veicolo in grado di ingrandirsi”. Altri veicoli presenti in TRON: Legacy sono macchine da corsa molto potenti chiamate Light Runner, poi c’è l’intercettatore, un ampio veicolo a forma di U che batte le strade per catturare i programmi ribelli, i Solar Sailers, navi cargo volanti e il Rectifier, la nave da battaglia di Clu, che è tre volte più grande di un qualsiasi aeromobile nel mondo reale, al cui interno c’è l’intero esercito di Clu.
Ci si potrebbe aspettare che questi enormi veicoli siano stati generati completamente grazie all’ausilio della computergrafica, ma in alcuni casi invece erano strutture reali, create apposta per soddisfare il desiderio di Kosinki di miscelare costantemente il mondo reale e il mondo virtuale. I filmmakers hanno ingaggiato una società chiamata Wild Factory, che ha in passato costruito prototipi per la Volkswagen, per poter realizzare questi veicoli. Sul dorso di ogni tuta c’è un disco di luce e come per TRON anche in TRON: Legacy i dischi giocano un ruolo molto importante. Il disco di luce rappresenta una sorgente di potere, è l’essenza e la memoria di ogni programa. Utilizzato come un arma, il disco ritorno al programma come se fosse un boomerang. I dischi creati per il film sono anelli con 134 led, sono radio controllati e attaccati alle tute grazie all’utilizzo di un magnete. All’interno di essi sono inserite le batterie e i circuiti elettronici che danno energia alle tute luminescenti.
Per gli abitanti di questo mondo il manganello è un elemento importante che può essere usato come arma o come memoria per conservare dati, utilità e codici e può generare la bicicletta luminescente o un altro tipo di veicolo intorno a chi lo possiede. Come spiega Kosinski: “Il manganello è come un coltellino svizzero nel mondo reale. Può formare svariati veicoli e può generare diversi tipi di armi in base alla propria specialità”.
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