In occasione dei venticinque anni dall’uscita del primo Ritorno al Futuro – il film che meglio di qualunque altro ha saputo giocare con i vari aspetti del viaggio del tempo – Best Movie ripercorre i più celebri viaggi nel tempo visti al cinema.
Anche Woody Allen si è divertito ad immaginare un lontano futuro in Il Dormiglione (Sleeper, 1973). Ibernato nel 1973 a causa di complicazioni dovute ad una semplice operazione, Mike Monroe (Woody Allen) viene scongelato nel 2173 da un gruppo di fuorilegge che vuole utilizzarlo come agente segreto per destituire il dittatore del mondo. Il futuro distopico immaginato da Allen risulterebbe molto inquietante (lavaggi del cervello, controllo autoritario, cultura distrutta…) se non fosse continuamente oggetto del sarcasmo e delle battute fulminanti di Mike e delle idee di Allen (la guerra scatenata quando “un certo Paolo VII si impadronì della bomba atomica”…). Ovviamente, il genio di Woody Allen sta nel trasportare su un piano surreale (“sono duecento anni che non vado dal mio analista”) tutte le sue nevrosi e immaginare una situazione in cui poter sbeffeggiare, da vero giullare, le istituzioni e i capisaldi della cultura del ventesimo secolo mostrandone le (ipotetiche) disastrose conseguenze. Il Dormiglione è del 1973: Woody Allen non ha ancora elaborato quella particolare tipologia di commedia raffinatissima che gli varrà premi e riconoscimenti qualche anno dopo con Io & Annie e Manhatthan: Il dormiglione, infatti, è più simile a Il dittatore dello stato libero di Bananas o Amore e Guerra, in cui prevale un umorismo più fisico e demenziale, una serie di brevi gag – magari ripetute nell’arco del film – in un impianto ancora parodistico più che critico della realtà. Accanto a frecciate al vetriolo sui suoi bersagli preferiti (religione e sesso su tutti), ci sono scene completamente senza dialogo che sembrano prese a prestito da qualche comica degli anni del muto.
Come sempre con i film di Allen, l’adattamento italiano si prende moltissime libertà sulla sceneggiatura originale, alcune delle quali obiettivamente gratuite e non sempre efficaci. Il consiglio è di vederlo anche in lingua originale.
Sotto, il trailer:
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