Viaggi nel passato: Star Trek
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Viaggi nel passato: Star Trek

Con un solo viaggio nel tempo J.J. Abrams fa rinascere il mito di Star Trek, sfruttando in maniera efficace le conseguenze paradossali di un viaggio nel passato

Viaggi nel passato: Star Trek

Con un solo viaggio nel tempo J.J. Abrams fa rinascere il mito di Star Trek, sfruttando in maniera efficace le conseguenze paradossali di un viaggio nel passato

In occasione dei venticinque anni dall’uscita del primo Ritorno al Futuro – il film che meglio di qualunque altro ha saputo giocare con i vari aspetti del viaggio del tempo – Best Movie ripercorre i più celebri viaggi nel tempo visti al cinema.

Lo Star Trek (2009) di J.J. Abrams ha rivitalizzato un brand che al cinema non ha mai avuto molta fortuna e che da sempre (sia nelle serie che nei lungometraggi) esplora la tematica del viaggio nel tempo in maniera intelligente e mai scontata.

La particolarità dell’ultimo Star Trek è che è allo stesso tempo un prequel, un sequel ed un reboot della serie: esigenze commerciali ed anagrafiche (i protagonisti del cast classico viaggiano verso i settanta, ed alcuni purtroppo ci hanno lasciato) imponevano un recasting e una storia di origini, operazioni entrambe pericolosissime quando si tocca un mito come l’equipaggio classico di Star Trek. La perla che gli sceneggiatori Roberto Orci e Alex Kurtzman ci hanno regalato è quella di utilizzare un viaggio nel tempo per azzerare la storia dell’universo di Star Trek così come la conosciamo alterando profondamente le origini del rapporto tra i protagonisti (Kirk e Spock) e mostrare dunque la nuova versione della genesi dell’equipaggio dell’Enterprise. A viaggiare nel tempo all’indietro, però, oltre ai Romulani che vogliono distruggere la storia, c’è anche il vecchio Spock (Leonard Nimoy), che garantisce continuità all’universo preesistente e che influenza l’andamento degli eventi per farli ritornare simili a quelli che conosce, introducendo ad esempio un paradosso ontologico quando fornisce a Scotty la soluzione delle sue equazioni per il teletrasporto a velocità di curvatura.

Star Trek è un esempio perfetto di come si possa onorare e rivitalizzare un franchise storico senza tradirlo e un film in cui il viaggio nel tempo è utilizzato in maniera intelligente e logica (Spock ne sarebbe contentissimo). L’universo di Star Trek rivisto da J.J. Abrams è uno dei migliori film di fantascienza mainstream degli ultimi anni, assolutamente imperdibile per i fan del genere.

In altri due film della serie di Star Trek il viaggio nel tempo è al centro della trama: in Star Trek: Primo Contatto l’equipaggio del capitano Picard deve fare in modo che i Borg non alterino gli eventi che hanno portato alla formazione della Federazione, mentre in Star Trek IV: Rotta verso la Terra, l’equipaggio di Kirk è costretto a viaggiare fino al ventesimo secolo per recuperare una balena (estinta nella loro epoca). Entrambi questi film giocano intelligentemente con i paradossi, senza però che essi diventino una parte fondamentale della trama. Come tutti i film di Star Trek, ad eccezione di quello di J.J. Abrams, anche questi due hanno l’aspetto di episodi della serie con un po’ di budget in più e sono imperdibili soltanto per i fan della saga.

Ecco il trailer di Star Trek (2009):


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