Viaggi senza macchina del tempo: Donnie Darko
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Viaggi senza macchina del tempo: Donnie Darko

Un'altra variazione sul tema dei viaggi nel tempo, stavolta insieme alle realtà alternative e ad un nostalgico revival degli anni Ottanta nel film cult che ha lanciato Jake Gyllenhal

Viaggi senza macchina del tempo: Donnie Darko

Un'altra variazione sul tema dei viaggi nel tempo, stavolta insieme alle realtà alternative e ad un nostalgico revival degli anni Ottanta nel film cult che ha lanciato Jake Gyllenhal

In occasione dei venticinque anni dall’uscita del primo Ritorno al Futuro – il film che meglio di qualunque altro ha saputo giocare con i vari aspetti del viaggio del tempo – Best Movie ripercorre i più celebri viaggi nel tempo visti al cinema.

Spiegare la logica del viaggio nel tempo in Donnie Darko è più o meno impossibile. Il piccolo cult movie indipendente che lanciò qualche anno fa la carriera di Jake Gyllenhal si basa su loop temporali e poteri sovrannaturali, omaggiando a trecentosessanta gradi la fantascienza e i fumetti.

Ricapitolando: un motore di un aereo che non esiste cade nella stanza di Donnie, ma non lo uccide, perché Donnie, sonnambulo, è fuori casa. Gli eventi che seguono portano Donnie a capire di essere entrato in una specie di tunnel temporale e di essere l’unico che può chiuderlo, pena la fine del mondo. Per fare ciò, deve aprire un varco nel tempo e tornare indietro. Ma allora il coniglio Frank chi è?

Ridurre Donnie Darko ad un film sui viaggi nel tempo però sarebbe ingiusto. Gli anni ottanta, la provincia americana, l’isolamento dell’adolescenza: Donnie Darko racconta nostalgicamente un’epoca, più che una storia e omaggia anche il cinema di quel periodo con la sua stessa trama (citando esplicitamente Ritorno al Futuro in una sequenza) e con una gran colonna sonora (leggermente diversa nella Director’s Cut).

La Director’s Cut (disponibile in home video) offre meno gradi di libertà per l’interpretazione di quello che accade perché alcuni meccanismi legati ai loop temporali ed ai ruoli dei personaggi coinvolti sono spiegati esplicitamente. Meno mal di testa, ma anche meno fascino ed originalità. Grande Patrick Swayze in un ruolo piccolo ma incisivo.

Il recente sequel, S.Darko si focalizza su Samantha, sorella di Donnie, interpretata dalla stessa attrice del primo film, ormai adolescente. A parte questo, ed una trama pressochè identica, S.Darko non ha niente a che vedere con quello che ha reso Donnie Darko molto più che un semplice film di fantascienza, risultando deludente sia per il pubblico che per la critica.

Ecco il trailer:

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