In occasione dei venticinque anni dall’uscita del primo Ritorno al Futuro – il film che meglio di qualunque altro ha saputo giocare con i vari aspetti del viaggio del tempo – Best Movie ripercorre i più celebri viaggi nel tempo visti al cinema.
Un amore all’improvviso (The Time Traveler’s Wife), tratto da un romanzo di successo, è una curiosa variante sul tema del rapporto di coppia e una metafora sul tema dell’attesa e dell’idealizzazione della persona amata. Il titolo italiano è solo l’ennesimo esempio di pessima traduzione che affligge ormai da anni la distribuzione italiana: l’amore che si sviluppa tra Henry (Eric Bana) e Clare (Rachel McAdams), infatti, è tutto fuorché improvviso: Henry è affetto da un disturbo genetico che lo fa spostare nel tempo. Durante uno di questi viaggi conosce Clare, ancora bambina. Quando Clare, adulta, incontra Henry, per lui è un primo incontro (perché precedente al viaggio nel passato in cui l’ha conosciuta per la prima volta) mentre per lei è il ritrovamento dell’uomo dei suoi sogni.
L’assenza – forzata – di lui induce non pochi problemi nel rapporto, perchè Clare si trova a vivere il sogno di una vita, scoprendo che la realtà è ben diversa e ritrovandosi nei panni di una moderna Penelope perennemente in attesa.
Intenso e drammatico, Un Amore all’Improvviso gioca pericolosamente con i paradossi ontologici, ma, al contrario di Una Casa sul Lago del Tempo, riesce nell’intento di usarli per dare forza alla storia (più coinvolgente) ed ai personaggi (più veri e meglio interpretati). Anche l’espediente del viaggio nel tempo è usato con maggiore intelligenza, come ad esempio nella scena del matrimonio o nel finale con le due bambine. Colpisce più di tutto, comunque, il fatto che Eric Bana abbia sempre una pettinatura anacronistica, indipendentemente dal tempo in cui si trovi.
Ecco il trailer:
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