New Orleans, 16 luglio 2014. Anche se minuta e dai lineamenti gentili, la ormai leggendaria Madre dei Draghi incute una certa reverenza quando si presenta per l’intervista. In parte c’è di mezzo il fatto che, tra il ruolo fondamentale che riveste nel Trono di spade e la parte di Sarah Connor che interpreterà tra poco al cinema, nelle ultime settimane è stata davvero onnipresente in Tv e in Rete, clip dopo clip, trailer dopo trailer. E in parte conta l’effetto sorpresa, visto che Emilia Clarke indossa un costume di scena molto simile a quello – paramilitare, da vera dura – che Linda Hamilton aveva in Terminator 2. Lei sorride compiaciuta: «Stupito, vero? Credimi, non sarà l’unica volta che sgranerai gli occhi…». Khaalesi e le sue vesti immacolate sono dunque svanite in una frazione di secondo nel nostro sguardo, lasciando spazio a un modello di donna molto diverso, nonché cuore pulsante di Terminator Genisys.
Best Movie: Come ti sei preparata a un ruolo così impegnativo?
Emilia Clarke: «Ho dovuto sostenere un addestramento fisico piuttosto serrato e poi ho dovuto imparare a maneggiare le armi con destrezza. Mentre nel Trono di spade interagisco per la maggior parte del tempo con le pareti del green screen, in Terminator Genisys mi sono data parecchio da fare per le sequenze di lotta».
BM: Cosa dobbiamo aspettarci da Terminator Genisys?
EC: «Tradizione e novità. Gli sceneggiatori (Laeta Kalogridis e Patrick Lussier, ndr) sono riusciti a fondere con grande intelligenza elementi del franchise originale con altri completamente nuovi. Non so se si può parlare di reboot nel senso in cui lo intendiamo oggi; questo film, secondo me, meriterebbe una definizione nuova, aggiornata. Ovviamente siamo stati rispettosi dei magnifici personaggi che James Cameron ha creato nei primi due capitoli, ma abbiamo anche abbracciato la possibilità di esplorare nuove direzioni nella storia. Abbiamo preso queste figure e le abbiamo inserite in un contesto differente: cambiando le loro vite sono cambiati anche i loro caratteri. In questo modo abbiamo potuto creare qualcosa di differente e insieme fedele ai Terminator precedenti».
BM: C’è stato un momento durante la lavorazione in cui hai sentito che la sfida era troppo grande?
EC: «No, sono abituata a gestire la pressione. Questo non vuol dire comunque che girare il film sia stata una passeggiata, ci sono stati giorni in cui mi sono impegnata al limite delle mie possibilità. Sarebbe facile parlare di qualche scena particolarmente impegnativa a livello fisico. La verità, invece, è che il viaggio interiore di Sarah Connor a livello personale è stata la cosa più difficile e insieme emozionante che ho affrontato. Ci sono ovviamente delle sequenze spettacolari, ma la vera anima del mio personaggio è riposta nella bellezza delle relazioni umane che esplora».
Conosci bene Lena Headey (Cersei nel Trono di spade, ndr) che ha interpretato Sarah Connor nella serie Tv. Le hai chiesto consigli?
EC: «Certo, ne abbiamo parlato parecchio, anche perché la Sarah Connor di Terminator Genisys è più vicina a quella della serie Tv che non alla donna indifesa del primo film. È già addestrata per essere un guerriero, sa bene cosa deve fronteggiare e come farlo. A un certo punto qualcuno aveva proposto di farle incontrare e combattere: mi sarei divertita un mondo a girare quella scena con Lena! Ma probabilmente, alla fine, il nostro “faccia a faccia” avverrà nel Trono di spade: so che i creatori della serie ci stanno pensando sul serio…».
Leggi l’intervista completa su su Best Movie di luglio, in edicola dal 24 giugno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA