Sul palco del Teatro Mediterrano, alla Fiera d’Oltremare che ospita il NapoliCOMICOM sono saliti oggi pomeriggio Maccio Capatonda, Herbert Ballerina, e Daniele Grigolo (prima fan, da alcuni anni lavora per la casa di produzione di Maccio e insieme al duo è autore dei testi degli sketch) presentati da Giorgio Viaro, direttore di Best Movie, e Marta Perego, conduttrice di Adesso Cinema (in onda tutte le settimane su Iris), accompagnati come sempre da Gianmaria Tammaro.
Maccio e Herbert sono delle vere rockstar, passeggiano per la fiera scortati da un manipolo di security che li protegge con la formazione a testuggine, e ci raccontano che ieri sera per le strade di Napoli sono stati accolti “come ‘na catapulta”.
Iniziare con le domande è quasi impossibile: i ragazzi in sala (non c’è un posto libero) sono incontenibili, continuano ad urlare il nome dei loro beniamini, e si alzano sulle poltroncine alcuni Cosplayer: ci sono Padre Maronno, Herbert Ballerina – con tanto di fascetta per i capelli – e i fratelli Peluria.
Si inizia, ma ogni volta che parte una clip l’audio originale è sovrastato delle voci del pubblico che conosce a memoria ogni singola battuta.
Il duo si presta divertito, risponde alle domande alternando serietà e comicità demenziale, e sorride agli urli che emergono dall’oscurità, (si va dal “siete bellissime” allo “scopare” passando per i “mi fai Shakira”, con Maccio si alza e inizia a dimenare il bacino).
Ma loro, come la vivono la fama? L’unica volta che non ho voluto fare una foto una signora mi ha picchiato, dice Herbert.
E le idee per i video, da dove nascono? «Dipende – racconta Maccio – a volte ci incontriamo proprio per scrivere, altre volte tutto parte da un’esperienza, qualcosa successo la sera prima, che riteniamo possa essere approfondita.»
Scopriamo che Maccio è appassionato di videomaking fin da bambino e che ha conosciuto Herbert un po’ per caso: era l’operatore di un suo video, che poi si è rivelato essere un pessimo cameraman ma un incredibile attore.
«Sono sempre stato un po’ strano e ho sempre avuto in me mille personaggi, da quando sono famoso questi sono conosciuti e incitati da tutti, e non so nemmeno io chi sono». «Io invece sono da due anni in analisi» aggiunge Herbert. E il pubblico ride.
Per il futuro? Per prima arriverà una nuova sit-com per la televisione, su cui «non possiamo ancora dire nulla» e poi chissà, forse un secondo film, basato su un’idea originale. «Vorrei fare un film diverso da Italiano Medio, una cosa completamente demenziale, quindi potrebbe essere lo sviluppo di un trailer come La febbra. Penso però che stavolta partirò da zero».
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