McG sarà il produttore esecutivo dell’adattamento televisivo di Shadowhunters, la saga young adult soprannaturale di Cassandra Clare incentrata sulla diciottenne Clary Frey, la quale, al compimento della maggiore età, scopre di essere un ibrido umano-angelo destinato a cacciare i demoni. McG ha spiegato di essere stato coinvolto in ogni aspetto della produzione in tredici episodi che il pubblico giovane americano vedrà trasmessa dal network Disney agli inizi del 2016, sottolineando di averlo preso davvero seriamente. Per ora si sa per certo che il regista e produttore (nel suo curriculum Charlie’s Angels, Supernatural e Chuck) dirigerà almeno il pilota, mentre qualche altra anticipazione giunge direttamente da McG, intervistato da EW. Ecco le più interessanti.
Come sei rimasto coinvolto nell’adattamento televisivo di Shadowhunters?
«Sono un fan dei libri, che ho sempre trovato avere una storia interessante. Mi piace lo stile dell’autrice Cassandra Clare e lo trovo coinvolgente, ho sentito che si stava prendendo in considerazione un adattamento televisivo dei romanzi e sono amico di Karey Burke, il capo di ABC Family di cui mi fido ciecamente. Tutti questi elementi si sono uniti insieme e mi hanno spinto a dare un’occhiata alla sceneggiatura. Sono diventato produttore esecutivo della produzione e ora ho le idee abbastanza precise su come portare avanti un adattamento che sia rispettoso nei confronti dei fan e di grande intrattenimento.»
Com’è dedicarsi a una produzione che vanta già un bacino di fan così ferventi?
«Io lo trovo eccitante. Il mio atteggiamento è aperto e disponibile a discutere ciò che si può fare e non si può fare a seconda dei parametri televisivi attuali. Le aspettative nei confronti del mezzo televisivo oggi sono davvero alte per via di Il trono di spade, e la qualità delle serie in generale è talmente alta da non potere far altro che prenderne atto atto e puntare in alto. Sto prendendo davvero seriamente questa serie e per questo sto ascoltando più campane possibili.»
Le linee narrative principali ricalcheranno quelle dei libri? E in che modo distinguerai la serie dell’adattamento cinematografico?
«La mitologia sarà conforme ai romanzi. Per me è un’opportunità eccitante sfruttare il formato televisivo per rendere ancora più coinvolgenti le storie personaggi, che grazie a esso disporranno di più ore su cui distribuire la storia. Ammetto di essere sempre più entusiasta nei confronti della televisione rispetto al cinema. Forse quattro o cinque film all’anno mi colpiscono davvero mentre ci sono 20 o 30 e serie televisive che trovo assolutamente straordinarie, e penso che la maggior parte degli spettatori la pensi ormai come me. Ci stiamo davvero dando da fare per adattare l’esperienza cinematografica al formato televisivo di un’ora settimanale.»
Fonte: EW
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